Dal 29 al 30 agosto l’appuntamento è al Salsedine Spazio Eventi di Fiumicino

Si accendono per il settimo anno le luci di Flumen, Festival dell’ecologia, della nonviolenza e delle migrazioni. Sul palco Il Muro del Canto, Anna Carol, Chiara Cami, La Carovana di Paganini, Donatella Di Cesare, Mao Valpiana, Paolo Ciani e tanti altri ospiti. Il Festival è promosso dall’Associazione “Io, Noi”, dalla Biblioteca per la Nonviolenza e dal Movimento Nonviolento, con la main partnership di Csv Lazio, che rafforzerà il dialogo con le associazioni, promuovendo spazi di partecipazione per il protagonismo del volontariato.

Supporta questa edizione anche la Knowledge of Societys srls, azienda attiva nella progettazione, formazione e consulenza. Tra i recenti successi il dossier di Parma Capitale Europea dei Giovani 2027 e il supporto al Comune di Napoli per Futuro Quotidiano al RAP.

“L’edizione 2025 trova uno scenario mondiale ancora più drammatico con la persistenza della guerra in Ucraina e i ripetuti fallimenti dei tentativi verso la pace; con Israele che lancia l’assalto definitivo sul Gaza e l’Onu che dichiara per la prima volta la carestia, provocata dall’uomo, come strumento di guerra; con il fenomeno dei migranti e delle stragi nel Mediterraneo che non trova soluzioni che possano fermare le tante vite spezzate dalla speranza in una vita più umana.

È proprio nei momenti di difficoltà che bisogna fare tutti gli sforzi per tenere accesa la fiammella della speranza, quel Lumen – spiega Daniele Taurino filosofo, attivista del Movimento Nonviolento e direttore artistico di Flumen – che con il Festival vogliamo far scorrere come un fiume (Flumen) tra la gente”.

E continua: “Flumen è Ecologia perché è tempo di agire per contrastare i cambiamenti climatici, le cui conseguenze drammatiche a livello globale, ci chiedono di cambiare i nostri stili di vita, il nostro rapporto con l’ambiente e le città. Nonviolenza perché è dal disarmo e da un mutamento radicale delle relazioni personali e di potere che bisogna partire. Migrazioni perché è uno di quei fenomeni globali che possono aprire la strada per la costruzione collettiva di un’identità aperta e finalmente capace di ascolto”.

Flumen 2025 si presenta con un programma ricchissimo sul piano culturale e impreziosito sul piano dello spettacolo e sarà condotto da Daniele Taurino (Direttore artistico) e da Chiara Cami, performer e cantante. Tutti gli eventi saranno seguiti e raccontati dai media partner “Reti solidali”, la rivista online del CSV Lazio, nonché come sempre, da “Azione nonviolenta”, la rivista del Movimento Nonviolento fondata da Aldo Capitini nel 1964.

Il cuore pulsante di Flumen rimane sempre il programma culturale, con ospiti di spessore e dialoghi d’approfondimento sui temi d’attualità. Il programma 2025, pone un’attenzione particolare alla partecipazione dei giovani alla vita sociale e politica, con la realizzazione di uno spazio per i giovani del Servizio Civile Universale. Un’attenzione particolare verrà riservata ai conflitti armati in corso e alla crisi climatica, con talk di esperti e la campagna di obiezione alla guerra del movimento nonviolento.

Tra gli spazi del Festival verranno introdotte pillole sui temi dei diritti, dell’associazionismo e sulla rigenerazione degli spazi di socialità, inoltre, la presentazione di libri e mostre sulle figure storiche della Nonviolenza.

Le serate dedicate alla musica saranno aperte, venerdì 29, dal concerto acustico di “Chiara Cami live con Friday Nights”. Gli spettacoli live di Chiara Cami consistono in una commistione tra musica e stand-up comedy.A seguire, chiuderà la prima giornata del festival il concerto spettacolo de “La Carovana di Paganini”, con contaminazioni folk e mediterranee che esplorano temi come la ricerca di sé, il valore dell’arte come incontro fisico e spirituale e il rifiuto della logica di mercato a favore di un’arte che promuove un mondo alternativo. 

Nella serata di sabato 30 chiuderanno la VII edizione di Flumen Festival il concerto live di “Anna Carol, principianti in tour”, che parla di relazioni umane, di identità e di amore, addentrandosi con sguardo leggero e ironico nella complessità del quotidiano, trasformandola in immagini evocative in grado di trasportare chi ascolta in una dimensione delicata e profonda. A seguire, il gran finale di Flumen sarà affidato al concerto de “Il Muro del Canto”, un progetto musicale popolare e senza tempo, che fa sorridere e danzare, risvegliare e infuocare gli animi.

Si rinnova l’assegnazione del Premio Matumaini: (che in lingua swahili vuol dire speranza), instituito nel 2019 per ricordare Ugo Montanari, medico del comune di Fiumicino e volontario nella valle di Bonde Dogo in Tanzania, dove ha contribuito a trasformare in ospedale il presidio sanitario di Msange, che lo ricorda con una targa.

«È un riconoscimento – afferma il Presidente del premio, Vincenzo Taurino – assegnato a chi, con l’esempio della sua vita professionale e nella quotidianità della sua vita privata, ha testimoniato e testimonia il valore della solidarietà, incarnando l’utopia del cambiamento».

“Ci teniamo a ringraziare per il loro contributo – afferma il direttore artistico – il Salsedine Spazio Eventi per l’ospitalità data al Festival, dove sarà possibile, per chi verrà al festival, mangiare e bere godendosi lo spettacolo. Inoltre, un ringraziamento a tutti coloro che nelle sei edizioni precedenti di Flumen hanno dato il loro contributo, in particolare ai volontari delle organizzazioni promotrici del Festival”.

Scopri il programma 2025 completo e il racconto di tutte le edizioni, al link: https://www.flumenfestival.eu/

Per info e adesioni: flumen.festival@gmail.com