La scuola dell’infanzia comunale si rafforzerà culturalmente inserendo discipline importanti per la crescita cognitivo motoria dei nostri bambini

Le grandi novità partiranno il 20 novembre, in occasione della Giornata internazionale dell’Infanzia.

Il 20 novembre 1959 segna una data importante poiché è il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo. Altra data significativa è il 1989 quando l’Assemblea Generale ha approvato la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Costruiamo sui progressi e impegnandoci a mettere i bambini al primo posto.

Partiremo con l’educazione motoria in collaborazione con esperti del movimento. Per un’ora a settimana un docente di scienze motorie svilupperà le azioni didattiche in ogni sezione delle nostre scuole

A gennaio ogni bambino seguirà lezioni d’inglese con docenti di lingua inglese per un’ora a settimana.

Nel prossimo anno scolastico aggiungeremo un’altra disciplina: l’educazione musicale, con docenti di musica.

Sartre, parlando d’infanzia parla dell’uomo come Esser-ci. L’esistenza dell’esserci è caratterizzata dalla possibilità che il bambino ha davanti a sé, indefinite possibilità da realizzare, che si traducono nella possibilità riprogettare. Il bambino oggi è accerchiato da cose a cui dare un significato utile alla realizzazione dei suoi progetti di vita.

Vogliamo creare una scuola che dia strumenti di comprensione sia del proprio Io corporeo che dei linguaggi socializzanti. L’inglese contribuisce alla comunicazione universale, la musica produce una visione carica di ricchezza interiore e di pace verso il prossimo, l’educazione motoria permette al bambino di comprendere meglio se stesso nello spazio tempo. L’organizzazione spazio-temporale è il prerequisito della lettura e della scrittura Muovere la mente è questo il nostro obiettivo, attivando la curiosità, l’esplorazione, lo stupore.

La nostra Scuola dell’Infanzia comunale concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, sociale dei bambini, promuovendone le potenzialità di relazione, autonomia, creatività e apprendimento

Il vero apporto che vuole dare la scuola dell’infanzia è favorire un interessamento gioioso alla realtà. Infatti, educare significa introdurre il bambino a conoscere la realtà e a scoprire che i “frammenti della vita” sono legati da un significato.

Prof. Roberto Tasciotti