Aziende escluse da Decreto liquidità e dipendenti stagionali senza reddito

È bene ricordare in prima istanza che il nostro territorio, oltre che di indotto aereoportuale, vive del tradizionale turismo balneare e dalle attività indotte dal turismo. Nella situazione odierna di emergenza sanitaria la filiera balneare, alla vigilia di una stagione senza certezze, è stata fortemente penalizzata e ci vorrà tempo perché la situazione, anche dopo le riaperture, si stabilizzi. Per questo dovrebbe essere uno di quei settori che benefici di un grande sostegno pubblico per poter ripartire.

Purtroppo però, le misure a sostegno dell’economia per emergenza Covid-19 messe in campo dal Governo non sono sufficienti da sole a tutelare per il comparto e minano, se non supportate da idonei provvedimenti, l’esistenza stessa delle aziende.

Preoccupa infatti la tutela dei dipendenti stagionali: le norme sulla cassa integrazione relative al decreto Cura Italia escludono al momento tutti i lavoratori stagionali, poiché i beneficiari sono tutti i dipendenti assunti alla data del 23 febbraio 2020. Tradotto in numeri, nel nostro territorio, sono circa 3mila lavoratori stagionali, oggi impossibilitati a essere riassunti, disoccupati e tagliati fuori da ogni tipo di ammortizzatore sociale, senza considerare i dati dell’indotto.

Inoltre, le aziende per ripartire avranno bisogno di liquidità per investire sul lavoro e sui servizi. Ma il  Decreto liquidità, prevedendo finanziamenti a 6 anni non è attuabile al comparto balneare che, gravemente penalizzato dalla mancanza di un provvedimento definitivo di proroga delle concessioni in linea con la legge nazionale, vede le concessioni in scadenza alla fine di quest’anno. Stante la drammaticità della situazione attuale non possiamo permetterci di perpetrare nell’inadempienza amministrativa, poiché mina la sopravvivenza delle aziende e il diritto al lavoro.

Chiediamo quindi a gran voce alle istituzioni tutte di formare un fronte comune di difesa del lavoro, del turismo balneare e di tutto il suo indotto, che venga affrontato con maggior forza il sostegno al reddito dei lavoratori stagionali e che venga recepita la necessità di immettere liquidità nelle aziende attraverso l’applicazione immediata della legge, il riscontro immediato alle istanze presentate dai concessionari balneari e il conseguente rilascio delle proroghe alle concessioni.

Federbalneari Fiumicino