“Sulle esternalizzazioni delle supplenze nei nidi e nelle materne del Comune di Fiumicino siamo pronti a tutte le azioni per evitare quello che si annuncia come un vero e proprio smantellamento del sistema educativo scolastico comunale”. Così Giancarlo Cenciarelli, Giancarlo Cosentino e Sandro Bernardini, segretari generali di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Roma Capitale Rieti, Uil Fpl Roma e Lazio.

“A seguito della scelta del Comune – spiegano i segretari – di esternalizzare il servizio delle supplenze delle insegnanti della scuola dell’infanzia e delle educatrici di asilo nido, per il sostegno dei bambini disabili, nei giorni scorsi è stata aggiudicata la gara per la somministrazione lavoro ad un’agenzia interinale. Nonostante la vigenza di ben due graduatorie con decine e decine di idonee che hanno superato le prove di un concorso pubblico per posti a tempo indeterminato e nelle quali sono presenti lavoratrici con oltre venti anni di esperienza, il Comune di Fiumicino continua per la sua strada cedendo le proprie graduatorie ad un’agenzia interinale per riacquistare lo stesso personale ad un prezzo che comprende l’aggio dell’agenzia e pertanto ad un costo più alto, senza alcuna garanzia per gli idonei e senza sapere quali siano i criteri di selezione del personale.

Un’operazione sbagliata, che abbiamo già denunciando con forza, ma soprattutto una scelta che lede la dignità delle lavoratrici. Per questo motivo abbiamo proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale insegnante ed educativo chiedendo l’intervento al Prefetto di Roma che, vista l’importanza della vertenza ci ha subito inviato la convocazione per lunedì prossimo. In caso di esito negativo della conciliazione, siamo pronti a scendere in piazza con manifestazione e sciopero del personale interessato.

Allo stesso tempo abbiamo presentato un esposto alla Corte dei Conti, per far valutare la congruenza dei costi che il Comune di Fiumicino sarà costretto a sostenere con l’esternalizzazione del servizio delle supplenze, e all’Anac, per la verifica degli atti amministrativi inerenti la gara di appalto.

Nonostante la scelta di esternalizzare fosse stata già approvata a dicembre 2019, senza alcuna informativa alle rappresentanze sindacali, con il Documento Unico di Programmazione, la gara per l’aggiudicazione è stata attivata solo il 14 agosto 2020, quindi in pieno periodo feriale, con un’urgente procedura negoziata richiedendo l’offerta a sole sei ditte, per un importo a base d’asta di oltre 2,5 milioni di euro, senza la pubblicazione di un bando e quindi non utilizzando la procedura dell’offerta economicamente più vantaggiosa, la più indicata per l’oggetto della gara, ma invocando addirittura le nuove normative sugli appalti per l’emergenza COVID al fine di non rispettare i termini delle procedure di gara ordinarie.

Come Cgil Cisl e Uil abbiamo anche scritto all’Ispettorato della Funzione Pubblica, per la verifica del rispetto dei principi generali di buon andamento e di corretto utilizzo delle tipologie di lavoro flessibile.

Così come è stato inviato un secondo esposto al Ministero dell’Istruzione e all’Ispettorato della Funzione Pubblica in quanto nell’annuncio dell’agenzia interinale per l’acquisizione del personale, si pone solo come titolo preferenziale il possesso dei titoli abilitativi per l’insegnamento e non obbligatori, come riteniamo essere necessario per legge. Dato che l’amministrazione ha dato la mera ‘facoltà’ all’agenzia interinale, e non l’obbligatorietà, di attingere dalle graduatorie, l’agenzia ha inserito nell’annuncio inoltre, solo come mero titolo preferenziale, l’aver svolto l’attività lavorativa presso il Comune di Fiumicino e non ha specificato, essendo un datore di lavoro privato, quali siano i criteri che adotterà per l’assunzione del personale. Addirittura, nello stesso annuncio si chiede anche l’invio del curriculum e a chi vorrà candidarsi, comprensivo di un colloquio in videoconferenza, anche alle idonee delle due graduatorie che hanno superato addirittura un concorso pubblico e che lavorano da anni nel Comune di Fiumicino.

Abbiamo richiesto più volte all’amministrazione di convocare le rappresentanze sindacali sia su questo tema che per avere un confronto e adeguata informativa sull’attuazione dei protocolli e delle linee guida di sicurezza per la riapertura delle scuole, come previsto dai protocolli sottoscritti dai sindacati ed i Ministri di competenza, ma nonostante ciò il silenzio da parte del Comune di Fiumicino è stato assordante.

Per questi motivi esprimiamo ancora una volta la nostra grande preoccupazione soprattutto in questo momento di grande emergenza sanitaria e di apertura imminente delle scuole, dove si richiede dai protocolli e dalle linee guida governativi stabilità dei gruppi scolastici ed educativi, al fine di non avere una continua rotazione degli insegnanti, ma soprattutto, in base al principio costituzionale della continuità didattica, ed una maggiore attenzione di continuare ad assicurare l’insegnamento alle stesse insegnanti ed educatrici, in particolar modo, per le delicate attività di sostegno dei bambini disabili.

Noi continueremo nella nostra vertenza con tutte le iniziative che riterremo necessarie per garantire i diritti e le giuste aspettative del settore educativo scolastico del Comune di Fiumicino. Con la speranza che anche i genitori dei piccoli utenti contribuiscano a far desistere il Comune di Fiumicino da una scelta che noi riteniamo essere sbagliata e pericolosa per il futuro del sistema educativo e scolastico”.