“Dopo oltre quattro mesi dall’incontro ufficiale tra Comune di Fiumicino, Aeroporti di Roma, ASL Roma 3 e Città Metropolitana, la situazione dei circa 100 gatti presenti nell’area airside dell’Aeroporto “Leonardo da Vinci” resta scandalosamente ferma. Una vergogna amministrativa, che si consuma nel silenzio più assoluto del Sindaco e della sua Giunta”. È quanto dicono Ezio Di Genesio Pagliuca (Capogruppo Pd), Angelo Petrillo (Capogruppo Lista Civica Ezio) e Barbara Bonanni (Capogruppo Sinistra Italiana e Reti Civiche).

“Le associazioni animaliste (AVCPP, ENPA Roma, LAV Roma e Lega Nazionale per la Difesa del Cane Sezione di Ostia) – sottolineano i tre Capigruppo di opposizione – hanno fatto la loro parte con dedizione e responsabilità: hanno sterilizzato, messo in sicurezza e avviato percorsi di adozione. Hanno persino proposto soluzioni alternative. Il Comune? Assente. Muto. Inerte.

Si era parlato di una struttura comunale per accogliere temporaneamente gli animali. Nulla di fatto. Si era ipotizzato un’oasi felina da realizzare in tempi brevi. Rimandata a fine anno. Si erano chieste risposte scritte via PEC, credenziali per accedere alle strutture, sopralluoghi, spazi idonei. Tutto ignorato.

Nel frattempo, gatti nati e cresciuti in libertà vengono chiusi per mesi in box, i volontari si fanno carico di tutto, e nell’area aeroportuale continuano a registrarsi emergenze quotidiane: cucciolate abbandonate, animali disorientati, assenza di cibo e acqua, e un clima di totale incertezza.

Questo non è solo disinteresse. È incapacità politica. È superficialità nella gestione amministrativa. È una grave mancanza di rispetto nei confronti di chi ogni giorno si rimbocca le maniche per colmare i vuoti lasciati dall’Ente pubblico.

Per quanto ci riguarda, denunciamo con forza questo comportamento irresponsabile del Comune di Fiumicino, che non solo non risolve, ma complica le cose e scarica tutto sulle spalle delle associazioni. Chiediamo un’immediata inversione di rotta: non bastano le promesse, servono atti concreti, tempi certi, risposte ufficiali.

Il benessere animale non è una questione accessoria: è un dovere morale e istituzionale. Continuare a ignorarlo significa condannare decine di animali a una sofferenza evitabile e mortificare il lavoro dei cittadini e delle associazioni che operano per il bene collettivo. Il tempo delle attese è finito”.