Riceviamo pubblichiamo: “Mancano 20 giorni alla fine di questa campagna elettorale, come previsto infuocata. Le accuse non mancano. Anzi. Da destra a sinistra è un continuo. Anche tra ex colleghi di maggioranza che oggi hanno fatto scelte diverse, certamente non ideologiche. Credo che i cittadini si attendano di più. Chiedono programmi. Progetti su occupazione, qualità della vita, su come far decollare il turismo vedendolo come volano occupazionale per i giovani. Invece niente di tutto ciò. Ho preferito star fuori da questa competizione per una scelta basata sui miei sani principi, ma non riesco a tollerare questo clima che allontana sempre di più il cittadino dalla politica. Consapevole che forse questo mio sfogo non interesserà a nessuno, mi sento però portavoce di qualche migliaio di cittadini che non hanno i mezzi per far ascoltare i propri pensieri e credetemi sono molti che non accettano questo scenario. Il momento è difficile, la gente è stanca già della politica nazionale, e vedere la competizione delle maggiori forze politiche affrontarsi su vecchie storie che non portano risultati (e spesso in politica le competizioni nel tempo si modificano anche in compromessi) fa male. I candidati sindaci e i candidati consiglieri facciano quel salto di qualità e di capacità che tutti auspicano. Si presentino ai cittadini con programmi che interessano a tutti: che siano di centrodestra, centrosinistra, centro o nauseata dalla politica. I problemi sono quelli. In queste ultima settimane la politica nazionale dei grandi partiti ha dato l’ennesima prova di sterili competizioni con scambi di accuse. È finita con un governo di intenti che significa tutti insieme per salvare (speriamo) il salvabile. Chissà, magari faremo la stessa fine anche a Fiumicino. Se non si cambia rotta potrebbe pure esserci qualche sorpresa. Vorrei far arrivare il mio messaggio solo per far capire che sono sempre vivo politicamente e spero di tutto cuore che possa vincere colui che è più vicino alla gente, non solo a chiacchiere”.