Epilogo sfortunato per il daino con le zampe fratturate trovato ieri nella lecceta di Fregene. Sono arrivati alle 16.30 gli uomini della Forestale e insieme ai veterinari della Asl hanno deciso di dargli un sedativo leggero per trasportarlo in un giardino privato incolto di Fregene, in attesa di un possibile intervento chirurgico da fare domattina a Roma. Ma il daino è morto, il suo cuore non ha retto. Doveva essere già duramente provato da tutti questi giorni di agonia, nonostante le cure ricevute, l’acqua e il resto. Forse era già troppo debilitato per poter sopravvivere. “Lo avevamo appena messo nel giardino e stavamo parlando di cosa fare per lui quando all’improvviso ha fatto una specie di rigurgito ed è morto”, spiega Paolo Fulignati.
Peccato perché in tanti si erano prodigati, li vogliamo ringraziare tutti, scusandoci per possibili omissioni: il veterinario Paolo Fulignati, Vittoria Gialanella che ha messo a disposizione il suo giardino, le Forze dell’ordine intervenute e soprattutto Roberta Gonzo, infaticabile, che da ieri è riuscita a mobilitare tutti e anche oggi, nel giorno del suo compleanno, non si è staccata un attimo dal daino.