Riceviamo e pubblichiamo:
“Discariche e cittadini di serie A, B…Z, tutto dipende dal politico di turno, meglio se parlamentare o ministro o dal personaggio famoso che abita dalle parti del sito prescelto.
Lo abbiamo visto con Riano e con Corcolle e, eccessivamente in ritardo, in parte anche con Malagrotta. Abbiamo visto “scendere in campo” Marrazzo, Alemanno, diversi nomi dello spettacolo ed ora anche Brunetta, l’ex ministro che si riscopre ambientalista per difendere Falcognana perchè lì, a poco più di un chilometro, c’è una villa di sua proprietà. Brunetta si interroga (e interroga 7 volte il governo di cui fa parte), solo oggi su cosa verrà conferito nella nuova discarica, di chi sia la proprietà, del traffico imponente che deriverebbe dal transito degli automezzi AMA, dell’ inquinamento e della puzza… ma cosa pensava venisse sversato a Malagrotta negli ultimi trent’anni? Non sono credibili gli interventi di questi politici che, dopo aver governato ai vari livelli istituzionali il paese e ricoprendo ancora adesso ruoli di responsabilità, cercano strumentalmente uno spazio a fianco dei cittadini e dei comitati che lottano per difendere salute e territorio. Noi paghiamo lo stipendio di parlamentari, di consiglieri regionali e comunali, di prefetti, di commissari, degli esperti, dei tavoli tecnici, dei consulenti, grazie a tutti questi signori pagheremo le sanzioni e i sovra costi per portare a spasso in Italia e fuori confine i rifiuti, perché dovrebbero avere un posto, magari d’onore, al nostro fianco?
Ristabiliamo onestamente ruoli e responsabilità ed ognuno faccia il proprio lavoro.
La legge, nazionale ed europea, impone che la raccolta differenziata raggiunga percentuali sempre più alte, per il 2012 stabiliva il 65%, impone la prevenzione, il riuso, il recupero e il riciclo dei rifiuti, impone la tutela della salute e dell’ambiente: chi ci governa per questo deve lavorare, sempre, anche quando la discarica o l’inceneritore sta a chilometri di distanza dalla propria villa.