Sottoscritto il nuovo accordo territoriale per il “canone concordato” a Fiumicino. La soddisfazione dell’Unione Inquilini e del Comitato Diritto alla Casa: “Da oggi, anche a Fiumicino gli inquilini potranno affittare a canone “calmierato”. Giovedì 21 gennaio nel comune di Fiumicino presso gli uffici dell’Assessorato all’Edilizia si è svolto un incontro, alla presenza di tutti i sindacati a tutela degli inquilini e dei proprietari, volto a sottoscrivere l’accordo territoriale sul Canone concordato. Si tratta del compimento di un lavoro iniziato quasi due anni or sono, con la convocazione di un apposito “tavolo tecnico” convocato dall’assessore a seguito di una mozione presentata dal Movimento 5 stelle. Nel vecchio accordo, i valori erano addirittura riportati ancora in lire, e mancava inoltre la valutazione di alcune importanti zone di territorio, come Testa di Lepre, Parco Leonardo, Maccarese, Tragliata e altre, rendendo di fatto inaccessibile per troppi residenti l’accesso a tale agevolazione. L’Unione inquilini, rappresentata da Emanuela Isopo, fondatrice del Comitato Fiumicino Diritto alla Casa, ha sottoscritto il nuovo accordo e si dichiara soddisfatta dall’esito della trattativa. La presenza dell’Unione Inquilini si è rilevata particolarmente utile, dal momento che proprio l’ attenta conoscenza del territorio da parte di Emanuela Isopo, residente proprio a Fiumicino, ha permesso di fornire importanti informazioni utili a stabilire i valori previsti per le varie zone. “La speranza è che gli inquilini possano realmente giovarsi dell’accordo, viste le forti detrazioni fiscali ed agevolazioni previste per i proprietari che decidono di stipulare contratti a canone concordato con Cedolare secca (che anziché pagare l’Irpef sul 730, pagheranno una aliquota unica ridotta al 10%, rispetto all’aliquota di cedolare secca per il libero mercato stabilità al 21%) – dice Emanuela Isopo – Crediamo che il canone concordato sia uno strumento utile, perché in grado di consentire l’accesso alla casa d’abitazione a costi più ridotti ragionevoli di quelli di mercato”.