Ieri al Tiber, in via della Torre Clementina, abbiamo presentato l’ultimo libro pubblicato da Domenico Perna-Ruggiero, dal titolo “Fiumicino, il suo mare, il suo fiume, la sua Marineria”. Un viaggio nella memoria storica della nostra città con in particolare una inedita e minuziosa indagine  genealogica delle famiglie dei pionieri della Marineria di Fiumicino, con testimonianze dirette sin dal primo dopoguerra, frequentemente attinte addirittura dalla memoria personale.

Al centro dell’attenzione istituzionale e collettiva si è posta la via d’acqua a cui da migliaia di anni sono indissolubilmente legate le sorti e la storia di Roma e di Fiumicino: il Fiume Tevere. Grandi città europee hanno già colto da tempo l’importanza culturale ed economica del fiume che le attraversa, dando loro la giusta importanza.

La Francia da tempo investe fondi  per rendere la Senna già dal 2024 di nuovo balneabile dando a Parigi la possibilità di valorizzare intere zone della città creando di fatto una nuova economia, stessa cosa per l’Inghilterra, non paga di aver ripopolato il Tamigi di una variegata fauna ittica, ha stanziato ben 42 miliardi di sterline per un grande  impianto di depurazione che porterà Londra ad avere un Fiume vivo, vegeto e soprattutto protetto in futuro da quell’inquinamento che per decenni aveva devastato il suo habitat naturale.

Tanta differenza con il nostro paese, una grande mancanza di attenzione  che ci porta ad applaudire anche quando vengono stanziati qualche decina di migliaia di euro  per la rimozione dei relitti semiaffondati. Differenza di impegno, di considerazione, di rispetto e forse soprattutto di conoscenza.

In merito al nostro Tevere tutti i giorni associazioni ambientaliste si battono  per salvaguardare l’habitat di un Fiume ormai altamente inquinato, denunciando la presenza grandi aree di degrado, persino all’interno del tessuto urbano, e i numerosi accampamenti e baraccopoli situate sulle rive del fiume  nascoste tra la vegetazione. Come Democrazia Solidale siamo convinti che la Buona Politica deve mettere in atto tutte le azioni necessarie a salvaguardare il Tevere.

Un fiume conosciuto in tutto il mondo per la sua grande storia e per quello che ancor oggi  rappresenta: Un patrimonio culturale  di tutta l’umanità. Urgente  oggi  rilanciare in tutte le sedi la “Questione Tevere”. Per questo motivo come Demos ci poniamo a fianco delle associazioni culturali e ambientaliste che da tempo chiedono  che il Fiume Tevere venga inserito nei siti protetti dell’Unesco e riconosciuto Patrimonio culturale Dell’Umanità.  

Mauro Masilli
Direttivo Demos Fiumicino