“La chiusura del viadotto di via dell’aeroporto, che collega direttamente con la più grande infrastruttura aeroportuale nazionale, è l’ennesima tegola sia sul quadrante aeroportuale e sia per il litorale romano, visto che interesserà pesantemente la città di Fiumicino e tutto il X municipio. Un comparto che vede migliaia di lavoratori spostarsi ogni giorno da e verso il Leonardo Da Vinci, per i quali tale situazione comporterà un aggravio di stress e di spese, dovendo effettuare artificiosi giri nella nuova viabilità ausiliaria che è in fase di realizzazione in somma urgenza.
Assistiamo a una gravissima mancanza da parte dei vertici della Regione e di Astral; emerge chiaramente infatti l’assenza di una programmazione sulla manutenzione, ignorata per lustri, che solo dopo un’inchiesta di stampa ha preso il via con dei controlli, i quali hanno infine evidenziato la pericolosità intrinseca della struttura.  Ci lascia basiti sapere che per lungo tempo quel tratto di strada è stato percorso da mezzi pesanti con il concreto rischio di provocare una tragedia, e ci lascia l’amaro in bocca sapere che ora, in emergenza, a pagare le conseguenze di ciò che avrebbe dovuto essere programmato per tempo, saranno come al solito i lavoratori. Penso al settore aeroportuale, in primis, ma penso anche a quello della grande distribuzione, dei grandi e piccoli market; penso ad ogni singolo lavoratore che dovrà organizzare la propria famiglia e i propri spostamenti subendo un’emergenza che è diventata tale solo per l’incuria e la disattenzione degli Enti preposti. Mi auguro che Zingaretti prenda coscienza, al netto delle dichiarazioni di facciata, dell’inconsistenza che per anni è stata alla base della mancata progettualità sulle manutenzioni, così come mi auguro che il sindaco di Roma Raggi capisca che continuare nei fatti a considerare “periferia” uno scalo aeroportuale di valore internazionale e l’indotto che lo ospita, è una politica miope, che alla fine – come in questo caso – si vede presentare il conto dagli eventi”.

Il senatore William De Vecchis (Lega)