Presentato dall’allora Provincia di Roma e cantierato a luglio del 2012, il Corridoio della mobilità C5, corsia riservata al trasporto pubblico locale tra Fiumicino Città e stazione ferroviaria di Parco Leonardo con annessa pista ciclabile, tra ricorsi amministrativi, problematiche tecniche legate ai sottoservizi per l’aeroporto e la condivisione dei tanti soggetti coinvolti nella conferenza dei servizi, ha incontrato in corso d’opera continue difficoltà e accumulato un lungo ritardo. “Ad oggi, i lavori sono al 50% e contiamo, se non ci saranno altri intoppi, di procedere celermente per completare l’opera. Abbiamo pronto il progetto per il prolungamento della ciclabile, così da poter raggiungere la fermata del treno anche con le due ruote. E’ un obiettivo alla nostra portata, perché abbiamo superato, grazie al lavoro dei tecnici, i tanti ostacoli incontrati, e vediamo finalmente il traguardo. Questo corridoio avvicina Fiumicino al centro di Roma, creando una valida eco-alternativa alla viabilità automobilistica”.
Con queste parole il consigliere delegato alla Viabilità della Città Metropolitana, Massimiliano Borelli, aveva commentato, a fine febbraio, lo stato dei lavori al termine di un sopralluogo nel cantiere del Corridoio C5, e l’ottimismo di Borrelli oggi viene finalmente condiviso anche da Ezio Di Genesio Pagliuca. “Come dimostrano i cambiamenti nella viabilità con l’apertura del nuovo tratto di strada e la contemporanea chiusura del cavalcaferrovia al termine di via del Lago di Traiano – conferma l’assessore comunale al Territorio – al momento l’opera sta procedendo speditamente. Difficilmente si potrà terminare prima della metà del 2017. Da parte nostra abbiamo avanzato la richiesta di mantenere comunque la struttura del cavalcaferrovia perché pensiamo che possa comunque ritornare utile anche nel futuro. Con l’ultimazione del Corridoio C5, prenderà sempre più forma il progetto di rendere la rotonda di via Coccia di Morto un nodo di scambio strategico per la mobilità cittadina, anche in previsione del collegamento previsto con il futuro porto commerciale”.