Cooperativa Octopus: “Mai diffuso notizie su Alessandro”
La notizia della tragica morte di Alessandro ci ha colpito profondamente, ne siamo rimasti sconvolti ed addolorati, siamo vicini alla famiglia augurandoci che si faccia al più presto luce su quanto effettivamente accaduto, è un episodio triste che colpisce tutti noi e la nostra comunità. Dal canto nostro quando ci è stato richiesto, ci siamo immediatamente messi disposizione dell’autorità giudiziaria fornendo tutti gli elementi in nostro possesso. A fronte delle imprecisioni che sono state pubblicate nei giorni scorsi vogliamo chiarire che  la nostra cooperativa non seguiva Alessandro attualmente, ma solo sino al giugno 2016 quando frequentava le scuole elementari ed esclusivamente in ambito scolastico.
Da parte nostra abbiamo sempre fatto del nostro meglio per aiutarlo e dargli un adeguato sostegno. Il nostro compito era quello di fornirgli l’assistenza educativa nelle ore scolastiche e relazionare obbligatoriamente e periodicamente al Comune di Fiumicino sui suoi progressi ma anche sulle problematiche. Tali relazioni vengono valutate dagli esperti dei servizi sociali del comune di Fiumicino e fanno parte della normale routine del nostro lavoro di assistenza, come quello di qualsiasi altra cooperativa sociale impegnata nei servizi di assistenza scolastica e che servono a calibrare meglio gli interventi alle necessità concrete dell’utente.
Nel rispetto della famiglia che in questo momento sta vivendo una tragedia enorme, ci teniamo a precisare che nessuna relazione da noi redatta, riporta fatti e/o situazioni legate alla droga e che mai il bambino ha riferito episodi del genere che sono una pura invenzione da parte di chi non conosce il testo delle relazioni.
Siamo rimasti colpiti dal fatto che sia apparsa in un articolo una nostra relazione, da noi consegnata al Comune di Fiumicino, come era nostro obbligo, e agli inquirenti che ce l’ hanno richiesta. Non sappiamo come sia potuto accadere che tali documenti siano arrivati al giornale che li ha pubblicati, e riteniamo questo sia molto grave.
Non abbiamo attivato il nostro consulente legale perché non c’era alcuna ragione per farlo se non dopo aver letto alcuni articoli per chiederne la rettifica e peraltro questa è la prima volta che, anche se attraverso un comunicato, parliamo con la stampa. Sinceramente di fronte a una tragedia di questa portata ci saremmo aspettati da parte della stampa e dai network nazionali un atteggiamento eticamente e deontologicamente più corretto e rispettoso del dolore che tutte le persone vicine ad Alessandro stanno provando in questi giorni.

Octopus Società Cooperativa Sociale