“La riapertura al traffico di via Dente del Pasubio è indispensabile come via di accesso ai Cantieri Navali, ai  Circoli e ai ristoranti di Fiumara Grande”. È quanto dice il Consorzio Nautico del Lazio. “Mentre a Fiumicino – si legge nella nota –  il Ponte 2 Giugno è operativo con aperture regolari, salvo il martedì e mercoledì quando il ponte rimane chiuso al passaggio delle imbarcazioni per motivi a tutt’oggi ignoti, il Consorzio Nautico del Lazio ricorda al Sindaco l’impegno preso per la rapida riapertura  di via Dente del Pasubio. Il Cnl ha ora interessato anche il Sig. David Di Bianco, a suo tempo incaricato dal Sindaco Montino per fungere da tramite tra la cantieristica da diporto e il Comune,  per accelerare le tempistiche per la riapertura  di via Dente del Pasubio, tratto di strada breve ma importante e purtroppo molto malridotto, a causa del continuo passaggio delle bisarche che fanno spola con il deposito delle auto di varie concessionarie romane, che hanno due accessi sulla medesima  strada. Di Bianco ha prontamente risposto che la questione si sta evolvendo secondo il percorso indicato dal Sindaco e concordato con la Regione: i lavori sono  già approvati dall’assessorato ai Lavori Pubblici per il rifacimento del manto stradale e del marciapiede e anche di  via Monte Cadria e via Costa  Lunga, proprio per la completa riqualificazione dell’area. La stagione è ormai passata e il Cnl auspica che tali lavori siano in via definitiva. Attualmente via dente del Pasubio è praticamente diventata ad uso privato dei depositi che vi lasciano parcheggiate comodamente le bisarche in attesa delle movimentazioni di carico e scarico delle auto. Via Dente del Pasubio è la  principale via di raccordo con le altre strade d’accesso ai cantieri navali, ai circoli  ed ai ristoranti di Fiumara Grande. Oltretutto i più comuni navigatori stradali indicano il passaggio da via Castagnevizza, attualmente chiusa, via di  grande passaggio da parte di molti dipendenti dell’aeroporto e dai cittadini di Fiumicino per evitare il traffico che si crea nelle ore di punta sul cavalcavia che porta al ponte della Scafa”.