A Focene torna a tenere banco il riposizionamento della linea di demarcazione del demanio marittimo, che adesso vede al suo interno l’inclusione di una fascia edificata di oltre 500 unità tra viale di Focene e via delle Carenarie. Tutto questo dopo una delibera dove il Comune ha adottato una cartografia in cui è stata erroneamente inclusa dal Sid (Sistema Informatico Demanio) un’area in cui insistono abitazioni private. In sintesi, stando ai documenti le case potrebbero essere considerate abusive. O meglio la titolarità dei terreni potrebbe passare al Demanio. Con l’approvazione del piano Pua tutti questi timori sembravano superati, ma adesso è il “Nuovo Comitato Cittadino Focene” a lanciare nuovamente l’allarme. “L’approvazione del piano Pua di dicembre – spiega Massimiliano Chiodi (nella foto), presidente del Comitato – anche se vede inserita una specifica nota in riferimento ad un presunto errore cartografico, da un primo esame sottoposto ad un pool di avvocati amministrativi sembrerebbe non eliminare del tutto l’intromissione del demanio marittimo sulla zona predetta”. Per questo il “Nuovo Comitato Cittadino Focene”, insieme a un gruppo cospicuo di cittadini sta vagliando la possibilità di ricorrere al Tar. “Riconosciamo l’impegno preso dall’amministrazione comunale nel trascrivere la nota del dividente demaniale sull’ ultimo piano Pua approvato – sottolinea Massimiliano Chiodi – ma dobbiamo sgombrare il campo da ogni possibile fraintendimento con il solo scopo di tutelare i cittadini che hanno un diritto di proprietà sacrosanto”.