Fiumicino valuterà, dopo le verifiche con l’Autorità Portuale sullo sviluppo del Porto, se operare per l’uscita dall’area di competenza della circoscrizione territoriale dell’Autorità Portuale di Civitavecchia, Gaeta e Fiumicino. È il risultato di un ordine del giorno votato ieri a maggioranza in aula consiliare a seguito delle mancate promesse e della sostanziale immobilità sul territorio dell’Ente. L’ordine del giorno sottolinea i continui e non rispettati interventi dell’Autorità Portuale per quanto riguarda la realizzazione di tutto o parte del progetto del nuovo Porto Commerciale, dovuti a lungaggini burocratiche e sostanziale inerzia dell’Ente; la mancata realizzazione di una darsena pescherecci, soluzione che libererebbe anche l’attuale porto Canale; la mancata realizzazione di un nuovo ponte pedonale e la messa in sicurezza degli ultimi 150 metri del Porto canale, opera necessaria e lungamente attesa. Nell’ordine del giorno si sottolinea, tra l’altro, anche la mancanza di un progetto di ripristino per i collegamenti con la Sardegna e le isole pontine. “Non possiamo attendere che succeda qualcosa di irreparabile. La priorità è la messa in sicurezza del canale e l’avvio dello sviluppo del porto commerciale. Dopo mesi di colloqui, incontri, promesse, ipotesi di lavoro, contatti con i nostri uffici dell’Urbanistica e riunioni per la strada di cantiere – dichiara il sindaco di Fiumicino Esterino Montino – siamo al nulla di fatto. Un’inerzia dimostrata non solo per i grandi progetti ma anche per la semplice manutenzione del Porto Canale e la messa in sicurezza delle zone di competenza. Sono anni che Fiumicino e il suo territorio attendono risposte concrete, provvedimenti che testimonino l’interesse e la centralità di Fiumicino da parte dell’Ente e dei suoi rappresentanti. Non si tratta di colori politici, di questo o quel Presidente dell’Autorità Portuale, ma di opere e progetti che riguardano la sicurezza all’interno delle aree demaniali, delle banchine e lo sviluppo del territorio. Fino a oggi gli unici investimenti fatti dall’Autorità Portuale hanno riguardato esclusivamente i porti di Gaeta e Civitavecchia. Non possiamo più accettarlo. Mi impegno a portare l’ordine del giorno, votato oggi in Consiglio, all’attenzione di tutte le sedi e le istituzioni competenti e a compiere gli atti necessari per ridare a Fiumicino la centralità e l’importanza che merita”.

La replica del presidente di Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta Pasqualino Monti:

“Si avvicina la scadenza del mio mandato e si aprono i giochi per nominare il presidente del porto. Sono molto dispiaciuto del fatto che io non sia stato chiamato neanche a intervenire, visto che ci sono numeri e cose realizzate e progettate. Capisco che questa sia una chiara mossa di carattere prettamente politico (il mandato di Monti scade il prossimo 7 giugno, ma già entro il 7 marzo gli Enti dovranno pronunciarsi sulla nomina del presidente). Sono sempre stato disponibile a qualsiasi tipo di confronto in qualsiasi luogo, ma non sono stato chiamato. Non sono sorpreso da questa uscita del Comune, ma lo sono più che altro perchè non sono stati auditi gli operatori portuali e non sia stato richiesto alcun parere”. Cio’ anche perché se fosse vera la loro motivazione potevano chiamare e avere una mia replica. A Fiumicino da quando c’e’ l’Autorità portuale siamo intorno ai 30 milioni di euro spesi, dopo un anno dal mio insediamento e’ stato approvato il piano regolatore portuale e ho investito 7 milioni di euro per la progettazione del primo stralcio e le autorizzazioni. Progetto fermo per infrazione dell’Unione europea nei confronti dell’Italia. Il rammarico c’e’ perché su questi temi basta raccontare la verità, basta dire ‘per noi il presidente al di là dei numeri e dei risultati deve essere questo’ e punto. Le motivazioni del Comune non stanno in cielo ne’ in terra. Ma ne prendo atto. Aspetto di dare risposte alla città se me ne verrà data l’occasione”.

 
La contro replica del Sindaco di Fiumicino Esterino Montino:

“Il Presidente Monti cerca di buttarla in caciara parlando di questioni politiche legate alla scadenza di un mandato. Ma forse dimentica che oggi si è affrontato un tema molto più serio in una importante istituzione attraverso un rigoroso ordine del giorno. Ci sono state molte occasioni per dimostrare l’attenzione attraverso atti concreti dell’Autorità portuale per il nostro territorio. Ci sono stati incontri e riunioni. Come quelle relative alla navigabilità del Tevere: non se ne è saputo più nulla; alla strada di cantiere per il nuovo porto; come la riunione sulla sicurezza del porto canale e sul suo dragaggio, questione di grandissima rilevanza visto che può succedere una tragedia da un momento all’altro e certo non si può dire che manchino fondi per intervenire; come quella relativa alla sistemazione delle banchine, alla nuova passerella, ad aree ormai inutilizzate come quelle demaniali in darsena. Ci sono stati incontri e telefonate anche pochi giorni fa, come l’ultima sull’ex cantiere Rizzardi e sulla necessità di una riqualificazione urbana indispensabile e improrogabile. Telefonata che attende ancora una risposta. Delle decine di milioni spesi su Fiumicino di cui parla il presidente Monti, non ne vediamo traccia né io né gli altri. Forse si riferisce a quelli spesi tempo addietro. Disattenzione e disinteresse per Fiumicino sono una costante, e questo è un fatto. Il sindaco di Fiumicino è disponibile a discutere di questioni concrete, non di trame politiche e strategie per nuovi mandati. Su questo, su una discussione nel merito con tempi e scadenze certe per opere che non possono più attendere, sono pronto al dialogo. Su altro no”.