Il Direttore generale Francesca Milito ha presentato il progetto di assistenza territoriale, operatori e cittadini insieme per facilitare la comunicazione di informazioni migliorando il dialogo e il confronto

Alfabetizzare i cittadini e gli operatori della Asl Roma 3 sulla nuova assistenza territoriale, per la realizzazione delle disposizioni del DM 77 e del PNRR, è stato l’obiettivo del Progetto City Competent, presentato l’11 gennaio scorso presso la Sala Raffaello della sede legale aziendale. La Asl Roma 3 ha avviato il progetto formativo in collaborazione con l’Ipacs (Institutional & Public Coaching Services) per la formazione di City Competent, ovvero cittadini e operatori competenti, articolandolo in incontri e lavori di gruppo, in presenza e da remoto.

Questo al fine di favorire alleanze concrete tra Pubblica Amministrazione e cittadini, in particolare tra professionisti della Asl Roma 3 con diverse qualifiche professionali e cittadini rappresentanti di associazioni del territorio di riferimento, in un’ottica che include sia la componente culturale, legata ai cambiamenti necessari secondo i programmi pubblici, sia la componente individuale, legata alle soft skill, quali capacità di essere orientati all’obiettivo, di negoziare, di lavorare in gruppo e di comunicare.

Ipacs, infatti, da anni accompagna le istituzioni a realizzare, in tempi brevi, obiettivi interconnessi, sociali ed economico-sanitari mettendo in campo strumenti innovativi quali il coaching e l’arte partecipativa.

Il Direttore generale Francesca Milito ha introdotto le istituzioni presenti, dal Municipio X (Presidente – Mario Falconi), al Municipio XII (Assessore Politiche Sociali, Rapporti con l’associazionismo – Fabio Bomarsi) al Comune di Fiumicino (Delegato del Sindaco per la Asl Roma 3 – Roberto Marta), fino alla Regione Lazio (Assessore Servizi Sociali, Disabilità, Terzo Settore, Servizi alla Persona – Massimiliano Maselli) e alla Camera dei Deputati (Vicepresidente Commissione Affari Sociali – Luciano Ciocchetti). Tutte concordi nell’apprezzare l’iniziativa ritenuta utile e necessaria al fine di sviluppare e promuovere l’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale.

E ha inoltre illustrato l’importanza dello strumento messo a disposizione di operatori e cittadini con l’obiettivo di abbattere i comuni pregiudizi nei confronti del complesso sistema della Asl, attraverso la partecipazione, l’uso del dialogo e del confronto.

Il Direttore Sanitario Daniela Sgroi, referente scientifico del progetto, ha spiegato che si tratta di una formazione relazionale ed esperienziale, che mette al centro la persona. Destrutturando i singoli saperi, durante il percorso evolutivo- esperienziale, con lo strumento dell’arte partecipativa per facilitare la comunicazione di informazioni su aree tematiche ampie come, ad esempio, la riorganizzazione dei servizi territoriali, i percorsi di transitional care, gli strumenti digitali, l’empowerment e autocura.

Sono stati infine presentati i lavori realizzati durante tutto il percorso formativo dai gruppi costituiti dai 30 partecipanti, cittadini e operatori Asl Roma 3, ora catalizzatori di comunità per l’alfabetizzazione di altri cittadini e operatori interni ed esterni della Asl.