Gentile Direttore, in merito al rischio cinghiali all’interno del “Comprensorio La Leprignana” ci sono degli sviluppi. Prima di passare ai dettagli riassumo, in estrema sintesi, cosa è avvenuto sino ad oggi:

• Comunicazione della presenza e rischio cinghiali alla Prefettura di Roma (28 settembre 2016)
• Esposto dell’Amministratore del Comprensorio alla Procura della Repubblica e a agli Organi Istituzionali competenti (30 marzo 2022)
• Esposto/denuncia Carabinieri Forestali Lazio ed alla Procura della repubblica (a cura di un residente) del 06 ottobre 2022
• Delibera assemblea del Comprensorio la Leprignana del 24 gennaio 2023 nella quale si è autorizzato l’amministratore del comprensorio a chiedere alla Regione Lazio, al Comune di Fiumicino e agli altri Enti competenti di mettere in atto le procedure per consentire la caccia selettiva all’interno della Leprignana
• Invio della citata richiesta di intervento dell’Amministratore del Comprensorio alla Regione Lazio del 31 gennaio 2023
• Risposta della Regione Lazio Direzione Regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca, Foreste Area Caccia e Pesca16 dicembre 2022
• Il Presidente dell’ATC RM1 (Ambito Territoriale Caccia RM1) comunica che la richiesta non può essere evasa 03 febbraio 2023
• Ulteriore risposta della Regione Lazio 10 febbraio 2023

Sulla base di quanto sopra, cosa hanno fatto i vari Soggetti Istituzionali?

La Regione Lazio avendo la responsabilità dell’azione faunistico venatoria: ha autorizzato un intervento e ha chiesto ad ATC RM1 di agire (nel rispetto delle procedure vigenti, informando dettagliatamente i residenti del Comprensorio e alla presenza delle Forze dell’Ordine).

L’ATC RM1, come è noto, ha infatti la competenza ad attuare gli interventi venatori di selezione dei cinghiali. Da quanto risulta, però adesso c’è il problema che se il personale dell’ATC agisce non sa dove portare gli ungulati in quanto pare non ci siano le celle.

Secondo loro l’Autorità (ASL) deve indicarle.

Ma come mai risulta che ci sia una cella a Fiumicino e una ad Aranova, che sono private ma già utilizzate dall’ATC per la caccia c.d. ”in girata” ma non lo possono essere per la “caccia selettiva” (quella prevista per il nostro Comprensorio)? C’è qualche norma che disciplina la differenza o la decisione è lasciata al libero arbitrio del singolo? Tale fatto è paradossale in quanto le celle private per la “caccia selettiva” non vanno bene ci vogliono le c.d. “celle di accoglienza” (es. quella ubicata nell’Azienda comunale di Castel di Guido).

Il Comune di Fiumicino non è competente per i Piani faunistico venatori, ‘ vero, ma non si è mai attivato concretamente considerato che si tratta di incolumità dei residenti (in particolare bambini) anche se resta ferma la titolarità da parte del Sindaco, quale Ufficiale di Governo, ad adottare ordinanze contingibili e urgenti per l’abbattimento selettivo dei cinghiali, ai sensi dell’art. 54, co.4 del D. Lgs n. 267/2000 come sostituito dall’art. 6 della legge n. 125/2008. Inoltre, il Comune di Fiumicino quini potrebbe richiedere l’autorizzazione per l’attuazione di “interventi di controllo” ai sensi dell’art. 35 della L.R. 17/95, come modificato dalle disposizioni per la PSA, da attuarsi con la polizia locale e coadiutori abilitati.

Regione Lazio – Assessorato Sanità; DIREZIONE REGIONALE SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA; ASL RM 3

Risulta che l’ultimo ungulato positivo, nella zona in questione, è del 14 ottobre 2022. Siccome siamo in una situazione evidentemente critica e di rischio, perché non si rivedono le mappe di restrizione da Peste suina (che attualmente catalogano Castel di Guido zona rossa e il Comprensorio La Leprignana zona blu/azzurra) abbassando la catalogazione e consentendoci di utilizzare la “cella di accoglienza” appunto di Castel di Guido?

Oppure, se troppo oneroso, perché le competenti strutture sanitarie della Regione Lazio non rilasciano una deroga al PRIU (“Piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana nei suini da allevamento e nella specie cinghiale” – programma di abbattimenti per il biennio 2022-2024) all’ATC RM1 per poter depositare le carcasse recuperate nella zona del Comprensorio La Leprignana?

Inoltre è paradossale che da una parte la Regione abbia adottato un Piano Regionale e all’altra non si è preoccupata di predisporre e organizzare dei luoghi (celle) dove portare poi i cinghiali. E’ come se un produttore di auto realizza un modello all’avanguardia e poi non si preoccupa di approvvigionare il carburante.

Noi cittadini che cosa dobbiamo fare ancora?

Abbiamo, come Comprensorio, approvato una delibera, abbiamo presentato un esposto + una denuncia alla Procura della Repubblica, ai Carabinieri Forestali, alla Polizia di Stato, al Prefetto. E chi ha ruolo, responsabilità istituzionale, e strumenti legislativo/normativi per intervenire cosa fa? Rimpalla di continuo le competenze e aggiunge problemi a problemi. Ma le soluzioni?

E’ noto che il compito degli Organi Istituzionali competenti, che sono al servizio del cittadino, dovrebbe essere quello di risolvere il problema, non di rimpallarlo al cittadino stesso. I nostri figli non sono sicuri. Possiamo stare tranquilli se, tornando a casa da scuola con il monopattino dalla portineria rischiano di venire caricati dai cinghiali?

Concludo dicendo che ha questo punto, trattandosi di Pubblici ufficiali o Incaricati di un pubblico servizio, verrà valutata una denuncia (alla Procura della Repubblica e alle Forze dell’Ordine) sulla base dell’art. 328 del Codice Penale: Rifiuto o omissione d’atti d’ufficio. È una conclusione amara, è vero, ma ritengo che sia anche una sconfitta per le Istituzioni e per chi ci rappresenta dopo essere stato eletto.

Distinti ossequi.

Dario ALLEVA