L’ennesima mancanza di numero legale ha impedito alla maggioranza di centrodestra di Civitavecchia di portare nell’aula del Consiglio comunale la proposta di realizzazione della Provincia d’Italia, a cui il Comune dovrebbe appartenere.

Di certo un bene per i cittadini e le cittadine di Civitavecchia che, come già accaduto a Fiumicino, dove però il numero legale in Consiglio purtroppo c’è stato, non sono stati per nulla coinvolti in una decisione di primaria importanza per il loro futuro: infatti il centrodestra sta tentando di trascinare entrambi i Comuni fuori dalla Città metropolitana per una mera questione di poltrone e potere. Le attuali maggioranze di Governo di Fiumicino e Civitavecchia si dimostrano quindi miopi, arroganti, antieuropeiste, antidemocratiche e disinteressate ai reali problemi delle comunità che amministrano. Invece di creare le condizioni per un futuro migliore, in grado di portare sviluppo e ricchezza ai propri concittadini, pensano a inseguire strade senza sbocco, che riporteranno indietro Fiumicino e Civitavecchia di decenni, isolandole dal traino economico, culturale e sociale costituito dall’appartenere all’area metropolitana di Roma Capitale. Il danno e la caduta in un baratro senza ritorno per Civitavecchia, purtroppo, è solo rimandato.

Michela Califano, consigliera regionale Pd Lazio e segretaria del Pd di Fiumicino