Sebbene ancora a metà di maggio, complice le temperature alte e, soprattutto, il prolungato periodo di siccità (vedi tabella a fondo pagina sulle precipitazioni nei primi mesi del 2017), il pericolo incendi è già molto alto. Come molti avranno notato, le sterpaglie dei campi incolti sono già completamente essiccate e basta un minimo principio di incendio e un po’ di vento, come ad esempio è avvenuto la scorsa settimana in via Montanari a Le Vignole, forse a causa di una sigaretta gettata accesa da una macchina, per dare il via a pericolosi incendi. E se il pericolo è già di per sé esteso nel nostro comune, dove abbondano le zone abitate circondate da terreni incolti non solo in campagna ma anche in zone fittamente popolate come Isola Sacra, il pensiero torna comunque a fine luglio 2015, quando l’incendio che coinvolse la pineta di Coccia di Morto bloccando l’aeroporto divenne un caso nazionale. Forse perché memori dell’accaduto, su parte di via Coccio di Morto e intorno al distributore Agip è stata già realizzata una fascia parafuoco, ma a parte non essere completa (le sterpaglie sono ancora a ridosso di via Pesce Luna) rimane il forte dubbio che la misura possa essere sufficiente a contenere un incendio in caso di vento forte da sud verso nord verso la pineta, come appunto accadde nel 2015. “In questo caso, vista l’importanza della struttura – spiega un esperto della Protezione civile – probabilmente prese misure di prevenzione più drastiche, come l’aratura di tutti i campi incolti non solo intorno alla pineta ma in tutti gli altri lotti lungo la fascia tra la strada e l’abitato di Focene (alcuni dei quali andarono pericolosamente a fuoco lo scorso anno lambendo i depositi auto ndr)”.
Riguardo invece il pericolo incendi sul territorio comunale, andrebbe presa in considerazione l’ipotesi di anticipare l’ordinanza anti-incendio, solitamente emessa a metà di giugno, contenente obbligatorie misure di prevenzione che già ora potrebbero risultare determinanti viste le condizioni climatiche ormai estive.
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