Promesse mai mantenute, investimenti inutili, opere pubbliche inaugurate grazie agli investimenti dei privati : all’indomani di un rendiconto di bilancio votato in aula, assistiamo ancora una volta allo stesso discorso, come se, dopo 9 anni, si riavvolgesse e si riaccendesse lo stesso nastro. Da troppo tempo si continua, infatti, a parlare ed a dare le ‘colpe’ ai danni fatti dalle amministrazione precedenti, senza prendersi le dovute responsabilità. 

Ci teniamo a ricordare all’attuale maggioranza ed a tutta la comunità di Fiumicino che il nostro Comune è stato governato da 20 anni di centrosinistra e in questi 20 anni abbiamo assistito a di tutto e di più: svendite, investimenti inutili sul territorio e mutui accesi che ritroveremo per molti anni sulle nostre spalle. Eppure, si sente parlare di scuole costruite, di nastri tagliati, di lustro dato a questa città, mentre abbiamo assistito per l’ennesima volta ad un rendiconto di bilancio fatto solo di post sui social, di opere che non saranno mai realizzate e resteranno appese, così come gli investimenti che si dovrebbero fare grazie al Pnrr. 

Ora basta. Per una volta dobbiamo dimostrare di essere protagonisti di una città che guarda al fabbisogno dei suoi cittadini, che per 9 anni è stato messo da parte. La città non cambia con un auditorium che ci costerà 9 milioni di euro o da palazzi acquistati da costruttori privati  a fior di milioni, senza mettere in atto scelte condivise dalla cittadinanza. Per non parlare delle piazze e monumenti inaugurati sulle spalle dei privati, su cui l’Amministrazione non spende un centesimo. Il fabbisogno del cittadino è ben altro: servizi, risposte, incontri sul territorio, partecipazione…

Che fine hanno fatto i bilanci partecipati, e le consulte? Tutte cose annunciate in campagna elettorale e poi fallite. Viviamo in una città che non può essere chiamata tale: 14 località che non ricevono lo stesso trattamento, perché trattate come ‘periferia’, un Nord sempre più abbandonato a sé stesso con una differenza che si comincia a notare dal Ponte dei Ceci, anche questa opera annunciata e sparita. 

Quello che chiediamo è che, una volta per tutte, si smetta di parlare del passato e si agisca concretamente per il presente e per il futuro del territorio di Fiumicino, mettendo al centro i bisogni reali dei cittadini. Se,invece, questa Amministrazione vuole sempre fare i confronti con il passato, venga in aula con il documento firmato nel passaggio di consegne dall’Amministrazione Canapini a quella Montino. Così facendo la collettività capirà tutto quello che non hanno trovato nella città e quello che, invece, troveranno come mutui e debiti accesi.

Roberto Severini, capogruppo della lista civica Crescere Insieme