Il primo consiglio comunale ancora si deve tenere, ma già iniziano le prime polemiche tra maggioranza e opposizione. Dopo il caso del bando dei vigili, è la volta della cittadinanza onoraria ai bambini stranieri. “Rimango sconvolto dal documento programmatico scritto da Montino che dovrà essere approvato il prossimo primo luglio dal consiglio comunale – ha detto qualche giorno fa il consigliere comunale Pdl Mauro Gonnelli – E invito tutti i genitori a leggere con attenzione pagina 31. Il neo sindaco, come primo atto della propria legislatura, chiederà all’aula di riconoscere come cittadini onorari del Comune di Fiumicino tutti i bambini stranieri nati in questo territorio. Questo significa che i figli di chi questa comunità l’ha creata saranno di serie B. Mi dissocio da questa forma di razzismo al contrario, verso gli italiani, e invito tutti i genitori a protestare contro un provvedimento che oltre a essere oltraggioso per i nostri figli e stabilire una disparità altro non è che una populistica presa in giro perché non avrà alcun risvolto concreto, se non quello di creare forme di razzismo al contrario”. A queste parole è arrivata la replica di Massimiliano Chiodi, consigliere comunale della Lista Civica per Montino Sindaco. “I bambini sono tutti uguali, indipendentemente dal colore della pelle, dal sesso e dalla religione di appartenenza – dice Chiodi – Lo sconfitto Gonnelli invece, il demagogo della minoranza, continua con i suoi vergognosi attacchi di becero populista e si contraddistingue sempre di più come esponente della destra più estrema. In questo modo condanna se stesso e i suoi sostenitori all’interno di angusti steccati ideologici e culturali. Lui fa le classifiche di serie A o di serie B tra cittadini, noi chiediamo il riconoscimento di “cittadino onorario” a tutti i bambini stranieri nati nel nostro Comune. Una differenza sostanziale contenuta all’interno del
programma di governo di Montino in cui c’è un capitolo dedicato a integrazione e intercultura. Perché favorire il dialogo tra diverse culture rappresenta l’unico modo per conoscersi e rispettarsi. Concetti estranei al linguaggio di Gonnelli”.