“Sono ormai intere settimane che pagare un ticket o prenotare una semplice visita al presidio Asl di Via Coni Zugna, per l’ormai cronica assenza di personale, è diventata una vera impresa”. Lo afferma il consigliere comunale William De Vecchis. “Per le cose più banali – spiega De Vecchis – ci vogliono dalle 2 alle 3 ore di fila. Una cosa intollerabile soprattutto per le persone anziane. Anche oggi su cinque sportelli tre erano chiusi e soltanto due operativi. Il personale fa quel che può ed è costretto ai salti mortali per mettere una pezza alle fallimentari politiche sociali del Pd regionale e del presidente Zingaretti il quale, va ricordato, solo pochi mesi fa annunciava in pompa magna l’abbattimento delle file ai servizi Asl. Ritengo doverosa la convocazione della commissione servizi sociali con invito esteso ai dirigenti Asl per analizzare e trovare una soluzione a questa situazione che rischia di degenerare nel periodo estivo”.
Una simile denuncia arriva anche dal consigliere comunale Federica Poggio, come spiega in un comunicato. “Le file chilometriche alle Asl non solo l’unico problema. La cronica carenza di personale e le assurde politiche sociali del Governo e della Regione a guida Pd si registrano anche per la somministrazione dei vaccini. Devo purtroppo nuovamente segnalare che per effettuare o prenotare anche uno dei 12 vaccini obbligatori si devono aspettare interi mesi. Soprattutto per quello contro la meningite le liste di attesa sono infinite. Il personale è ridotto all’osso e fa quel che può. Non si può certo duplicare da solo. Già a gennaio avevo sollevato la questione: prenotazioni solo telefoniche, in determinati orari e giorni della settimana. Tanto che trovare la linea è come vincere al lotto. Va ricordato che senza le 12 vaccinazioni non è permesso iscriversi a scuola. Cosa si intende fare per mettere una pezza a questa problematica. Già nei mesi scorsi  – coclude la Poggio – avevo chiesto un intervento del sindaco Montino rimasto lettera morta. Con l’occasione rinnovo l’invito con la speranza che oltre alle parole e agli slogan sulla sanità si passi anche ai fatti. Parliamo di persone. Magari qualcuno se lo dimentica.