“Sulla tecnologia 5G, da tempo al centro di polemiche e controversie, è ora di fare chiarezza e corretta informazione; esiste infatti un vuoto di consapevolezza nella popolazione dovuto alla mancanza di una comunicazione realmente trasparente e documentata”. È quanto dicono con una nota il Comitato Stop 5g Fiumicino, il Comitato Cittadino Isola Sacra e il Comitato Spontaneo Isola Sacra.

“A Fiumicino – si legge nella nota – è programmata a breve l’installazione di un’ulteriore antenna 5G, questa volta a ridosso di scuole, campi da gioco, parco bimbi, luoghi di ritrovo molto frequentati  e soprattutto di un asilo nido.

Si aggiungerebbe alle antenne già presenti sul nostro territorio (Isola Sacra e Parco Leonardo), le più note, ma anche a quelle, numerose, situate sui tetti di condomini privati, hotel e altre strutture, di cui il cittadino ‘comune’ non si accorge in quanto integrazioni di antenne preesistenti.

La tecnologia 5G presenta, come riportato da abbondanti studi nazionali e internazionali, rischi elevatissimi per l’uomo e l’intero ecosistema.

Il Rapporto di ricerca su campi elettromagnetici e diffusione del 5G a cura dei medici e ricercatori ISDE-European Consumers prevede che ‘il 5G sia particolarmente pericoloso per il numero straordinariamente elevato di antenne pianificate, l’altissima energia di uscita utilizzata per garantirne la diffusione, le frequenze straordinariamente alte, le […] interazioni di alto livello della frequenza 5G sugli ioni’.

Occorre considerare che già l’esposizione alle frequenze ambientali delle reti Wi-Fi (2,4 GHz) è ritenuta una minaccia alla salute ed è stata associata tra l’altro a:

  • stress ossidativo e diminuzione degli antiossidanti
  • cambiamenti neuropsichiatrici
  • danni al DNA cellulare
  • cambiamenti endocrini
  • abbassamento di melatonina e interruzione del sonno
  • alterazione dell’espressione di microRNA nel cervello
  • sviluppo postnatale anormale
  • alterazione dello sviluppo dei denti
  • cambiamenti cardiaci, interruzione della pressione sanguigna
  • stimolazione della crescita delle cellule staminali adipose e possibile ruolo nell’obesità
  • aumento della morte cellulare e frammentazione del DNA

A causa di tali effetti, le stesse ‘abituali’ tecnologie Wi-Fi non sono adatte agli ospedali e alla telemedicina, e maggiori livelli precauzionali dovrebbero essere adottati anche per gli ambiti domestici, di studio e lavoro, nei trasporti pubblici.

Per quanto riguarda il 5G, esso lavorerà con elementi emittenti a 3,5-3,6 GHz e antenne cosiddette ‘phased array’, che funzionano insieme per emettere onde che si inseguono l’un l’altra, andando a costituire un fascio direzionale puntato sull’antenna più vicina. Un singolo array potrà contenere fino a 64 antenne che, collaborando, emetteranno un potente flusso di radiazioni verso l’utente.

Ricerche sugli effetti non termici (dunque ulteriori rispetto alla cancerogenesi, confermata ormai da ampia letteratura scientifica) hanno comprovato che le lunghezze d’onda corrispondenti al 5G colpiscono le membrane cellulari e hanno effetti biologici avversi, nonché effetti clinici come la cataratta, le alterazioni del sistema immunitario ed effetti sul cuore e sulla pressione sanguigna. Diversi studi hanno inoltre dimostrato che le ghiandole sudoripare, strutture a spirale negli strati superiori della pelle, possono fungere da antenna ricevitrice per lunghezze d’onda della banda 5G fra 90 e 300 GHz. Gli autori concludono che se il 5G non verrà fermato potrebbe esserci una grave esplosione di malattie.

A fronte di tutto questo (e rimandando alla lettura dell’intero Rapporto e delle fonti originali) si evidenzia che, come da accesso agli atti effettuato da A.M.I.C.A. (Associazione Malati e Intossicati Cronici Ambientali):

  • l’INAIL dichiara di non avere alcuna documentazione sulla sicurezza del 5G;
  • il Ministero della Salute dichiara di non essere stato interpellato sulla sicurezza del 5G dal Ministero dello Sviluppo Economico prima della vendita delle frequenze del 5G e che anche il Consiglio Superiore di Sanità non si è interessato del problema;
  • il Ministero dello Sviluppo Economico risponde che la documentazione richiesta (il parere sanitario) non è di sua competenza.
  • l’Istituto Superiore di Sanità dichiara di non aver prodotto alcun parere sanitario ma di aver risposto all’AGICOM che richiedeva la semplificazione delle procedure di installazione delle nuove antenne 5G.

Si noti che le disposizioni della Federal Communications Commission consentono una potenza dei fasci di una stazione base 5G pari a 30.000 watt per 100 MHz di spettro, o equivalentemente 300.000 watt per GHz di spettro, vale a dire da decine a centinaia di volte più potente dei livelli consentiti per le stazioni di base.

Lo stesso Rapporto ISTISAN/2019 firmato ISS, di cui abbiamo poc’anzi riportato la posizione, non può non riconoscere che ‘al momento, non è possibile formulare una previsione sui livelli di campo elettromagnetico ambientale dovuti allo sviluppo delle reti 5G’.

Ciò detto in estrema sintesi e considerato che i bambini assorbono le radiazioni elettromagnetiche almeno 10 volte più degli adulti , come è possibile procedere?

Dal momento che, come intuibile, è altamente problematico intervenire successivamente a un’installazione, l’unica strada, falliti tutti i tentativi di negoziazione, è quella di depositare ricorso avverso l’amministrazione comunale richiedendo un Accertamento Tecnico Preventivo (ATP).

L’iter prevede di associare al ricorso la presentazione di relazioni tecniche di parte, di ordine sanitario e fisico-ingegneristico, che saranno acquisite dal giudice, il quale, in caso di accoglimento, nominerà due consulenti per verificare l’opportunità della collocazione dell’antenna nella posizione prevista, e in generale in aree densamente abitate.

In conclusione il 5G, sulla base di quanto sin qui evidenziato, ed essendo installato in aggiunta alle strutture dei precedenti standard, produce un’impennata di elettrosmog che impone la massima attenzione e precauzione.

Fondamentale dunque investire sulla fibra ottica e sulle connessioni interamente cablate, invertendo una tendenza che già sta palesando i suoi danni e ancor più lo farà a breve termine”.