Nel pomeriggio di oggi, lunedì 27 ottobre, nella sede della Asl Roma 3 in via di Casal Bernocchi a Roma, è stato firmato l’accordo tra la Asl Roma 3 e i Medici di Medicina Generale (MMG), per la loro partecipazione, con adesione personale e su base volontaria, al programma regionale di prevenzione oncologica per lo screening del tumore del colon retto.

Alla firma dell’accordo erano presenti il Direttore Generale della Asl Roma 3, Laura Figorilli, il Vicesegretario Regionale Vicario della FIMMG Lazio, Alberto Chiriatti, il delegato sindacale dello Snami, Andrea Filabozzi, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei MMG, i corsisti di Medicina Generale e Maria Rita Noviello, Direttore Screening oncologici Asl Roma 3.
Si tratta di un importante protocollo che consente di allargare l’opera di prevenzione sul territorio con l’ausilio dei MMG su programmi di screening che, in Italia, hanno già ridotto del 26% la mortalità per i tumori del colon retto. Percentuale che potrebbe essere ancora più elevata se aumentasse l’adesione ai programmi.
La sottoscrizione dell’accordo si pone l’obiettivo di incrementare l’adesione allo screening fino a toccare il 50%, che è l’obiettivo della Asl Roma 3 per il 2025. Per raggiungere questi numeri dovrebbero essere reclutati 53mila utenti, circa 25 mila in più di quelli reclutati attualmente dal Coordinamento Screening.
Nel 2024 la Asl Roma 3 ha fatto registrare un’adesione del 30,5%, in aumento rispetto al dato regionale complessivo che si è attestato al 24,4%. Si tratta del dato storicamente più importante registrato dalla Asl Roma 3, ma che va migliorato intervenendo nella sensibilizzazione del target dei candidati che è di circa 106mila persone all’anno. I criteri di inclusione alla campagna prevedono donne e uomini di età compresa tra i 50 e i 74 anni appartenenti alla nostra azienda, che nel programma regionale per il monitoraggio, la gestione e la valutazione dei programmi di prevenzione oncologica risultano non aderenti al programma di screening del colon retto.
“Da questo punto di vista – sottolinea il Direttore Generale Asl Roma 3, Laura Figorilli – il lavoro che stiamo portando avanti come Asl Roma 3 è molto importante e i risultati lo confermano. Ma non possiamo fermarci, perché il 70% degli utenti in fascia target (50-74 anni) ancora non esegue il test. Va potenziata l’opera di sensibilizzazione e per questo motivo il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale appare di strategica importanza, considerato il loro ruolo di fiducia con il territorio, utile a diffondere sempre più tra la popolazione ogni tipo di iniziativa legata alla prevenzione e a corretti stili di vita”.
“In Italia – conclude la dottoressa Maria Rita Noviello, Direttore Screening oncologici Asl Roma 3 – ogni 25 minuti si verifica un decesso per cancro del colon retto, con circa 23.000 decessi l’anno. Se come oncologa mi chiedete quali possano essere le terapie più innovative per mettere fine a questa strage, io vi rispondo che non ci sono terapie che possano essere impiegate per ridurre la mortalità quando la diagnosi è tardiva! La mortalità viene ridotta solo dalla tempestività della diagnosi precoce, che possiamo raggiungere solo con lo screening del colon retto, fatto su una popolazione asintomatica”.
Fonte: Asl Roma 3
