“Ci risiamo. I cittadini delle zone nord di Fiumicino sono costretti, come ogni estate, a convivere con una pressione idrica insufficiente o del tutto assente per l’intera giornata, a causa degli acquedotti rurali gestiti da Arsial, ormai incapaci di soddisfare i bisogni minimi della popolazione. Una situazione che si ripete ciclicamente e che, anno dopo anno, continua a peggiorare”. È quanto dicono Ezio Di Genesio Pagliuca (Capogruppo PD) e Fabio Zorzi (Consigliere Comunale Pd).

“Secondo le indicazioni ricevute da Arsial – sottolineano Di Genesio Pagliuca e Zorzi–   dalla metà di giugno è cambiata la procedura: in caso di problemi idrici, bisogna rivolgersi al Comune di residenza, che a sua volta deve sollecitare Acea per attivare gli interventi. Anche per Fiumicino vale questa trafila burocratica che, tuttavia, non ha prodotto alcun risultato concreto. La realtà è che i serbatoi non vengono più riempiti, lasciando intere famiglie senza acqua.

Nel frattempo, sul fronte della qualità dell’acqua, la situazione è ancora più allarmante. Nessuno ha più fornito aggiornamenti ufficiali sul problema dell’arsenico.

Un’emergenza che va avanti da quando Arsial aveva informato i cittadini interessati, come si evince dalle lettere, decidendo peraltro di sospendere la riscossione dei pagamenti fino al ritiro delle ordinanze che vietavano l’utilizzo dell’acqua per scopi alimentari e potabili, a causa del superamento dei limiti di arsenico nei campioni analizzati.

Da allora, però, è calato il silenzio, come hanno reclamato i cittadini: nessun aggiornamento, nessuna revoca dell’ordinanza, nessuna informazione ufficiale sui valori attuali.

A questo punto chiediamo con forza al Comune di Fiumicino di fare piena chiarezza.

Non è più tollerabile il rimpallo di responsabilità tra enti: Arsial continua a dichiarare che la competenza è degli enti locali, ma è dovere dell’Amministrazione comunale pretendere risposte chiare, rapide e verificabili da tutti i soggetti coinvolti, e soprattutto informare con trasparenza i cittadini.

Anche perché da troppo tempo si susseguono promesse puntualmente disattese, rassicurazioni che tutto sarebbe stato sistemato. La realtà, invece, è che le criticità permangono, e i servizi essenziali — come quello idrico — vengono garantiti solo a intermittenza, se non del tutto negati.

I cittadini meritano risposte e servizi efficienti”.