“Come vola il tempo sembra ieri…
Invece era il 2018 e mi accingevo ad affrontare la prima vera prova che la vita mi poneva davanti… gli esami di maturità… che dire? Oggi con occhi da persona più grande e matura ricordo quei giorni che hanno fatto da spartiacque tra la mia adolescenza e l’inizio della vita adulta con emozione e nostalgia. Mi ritornano in mente il caldo torrido di quell’estate, l’ansia che la faceva da padrona e la paura di affrontare quella sfida che vedevo da 5 anni così lontana avvicinarsi sempre più. Me la ricordo bene la mia notte prima degli esami passata tra mille paure ed insicurezze, la canzone di Venditti che ascoltavo come da rito, quel non prendere mai sonno pensando a quello che mi aspettava nei giorni a seguire.
Oggi posso dire che devo tanto alla scuola, la quale ha contribuito in maniera capillare alla mia formazione assieme alla mia famiglia. Quella scuola che per anni mi ha fatto da scudo preparandomi alla vita. Ricordo gli amici, gli insegnanti che ho incontrato nel mio cammino ma anche tante emozioni, felicità, spensieratezza, interesse e gioia che solo in quegli anni ho provato in maniera così accesa. A voi ragazzi e ragazze posso solo consigliare di vivere questo momento appieno, di non essere frettolosi sperando finisca al più presto, godetevi appieno queste emozioni assieme ai vostri compagni, ai docenti ed ai vostri genitori che vi hanno accompagnato in tutti questi anni. Quello che mi ricordo bene è anche la luce accecante dell’aula in cui ho svolto la prima prova, il silenzio tombale di una scuola che sembrava tutta lì per me. Ricordo il tremolio alle gambe, la confusione, poi la sensazione vertiginosa di libertà, quando ho realizzato che era tutto finito e al tempo stesso tutto da cominciare. Insomma, se ho un consiglio da darvi oggi è di rammentare che domani vivrete un’esperienza unica, quindi non pensate di dover essere perfetti, dovrete solo essere autentici e presenti. La porterete con voi tutta la vita. Sono certo, infatti, che anche i più insofferenti verso la scuola prima o poi ne proveranno un briciolo di nostalgia, nel vero senso della parola, perché, per quanto se ne possa dire male, la scuola è e rimarrà sempre una casa dove siamo cresciuti soffrendo, faticando, sperando, amando e imparando.
Il mio speciale augurio per voi è che siate sempre curiosi e liberi di intraprendere la strada che più desidererete seguire, senza mai accantonare quei valori che vi sono stati trasmessi. Siete voi il nostro futuro, la speranza del nostro domani.
Questa sera guarderò le stelle ed esprimerò un desiderio nella speranza che voi possiate esaudire il vostro.
Un enorme e sincero in bocca al lupo Maturandi!!!
Ad Maiora!”.
Tommaso Campennì (delegato alle programmazioni giovanili del Comune di Fiumicino)