“In riferimento alle dichiarazioni del Senatore William De Vecchis apprese a mezzo Social Network in cui esprime stupore su come possa accadere che a Fiumicino alcuni cittadini, in un momento di crisi come questo, raccolgano firme per dire NO alla costruzione dei porti, il comitato promotore della petizione afferma quanto segue.
I due progetti di porto, quello ad Isola Sacra nell’area del Vecchio Faro di cui è stata chiesta la modifica per l’introduzione delle Grandi Navi da Crociera, e quello a Fiumicino Nord (Porto Commerciale), che anch’esso prevede l’attracco delle Grandi Navi da Crociera, Navi Ro-Ro e traghetti, con il loro impatto in termini di inquinamento e invasività, rischiano di mettere a repentaglio la salute dei cittadini e di rendere invivibile il territorio.
Il Comitato non è contrario alla realizzazione di un porto se questo ha lo scopo di consentire di operare in sicurezza gli operatori della pesca, delle autorità marittime, dei mezzi logistici e di soccorso a mare, ma è contrario ad una mega struttura per Grandi Navi da Crociera, porta container, e navi Ro-RoIl. Una sola di queste città galleggianti, infatti inquina come 14.000 automobili ed inoltre, per consentirne l’attracco, le strutture sono state ampliate enormemente.
Per quanto riguarda il progetto del Porto della Concordia il Comitato chiede che venga bocciata la variante di progetto richiesta dalla Royal Caribbean, incorso di approvazione, chiudendo definitivamente questa fallimentare impresa.
Le enormi strutture a mare e le opere di dragaggio necessarie all’approdo delle Navi da Crociera nei due mega-porti, rischiano di accelerare ulteriormente il fenomeno dell’erosione che aggredisce la costa (in particolare a Focene e Fregene) e di devastare l’ecosistema marino con pesanti conseguenze sulla balneazione (già in forte crisi) e sulla pesca.
La movimentazione dei mezzi di trasporto (tir, pullman turistici) incrementerà l’inquinamento dell’aria.I posti di lavoro offerti da queste strutture sono solo un’illusione perché il degrado prodotto può provocare pesanti ripercussioni sull’economia locale. Chiediamo inoltre, dopo 10 anni di inadempienze e degrado, di avviare l’iter di decadenza della concessione del Porto Turistico e di restituire il Vecchio Faro ai cittadini, riqualificando l’area per renderla un polo di attrazione di un turismo sostenibile che favorisca l’economia locale della balneazione, della ristorazione e del turismo di prossimità sostenibile”.
Questa è la dichiarazione del Comitato “I Tavoli del Porto”.


“Chi mi conosce sa che le mie opinioni sono sempre frutto di riflessione e di onestà intellettuale, ma ancora di più mi riconosce la disponibilità al dialogo e al confronto anche, e soprattutto, quando questo si sviluppa da posizioni diverse dalle mie. Il bene del nostro territorio è il mio obiettivo principale: lo è stato quando ero amministratore locale e lo è ora, tra gli scranni del Senato. Per questa serie di ragioni ritengo necessario approfondire il dialogo con il Comitato, che sarà utile per sgombrare il campo da equivoci e fraintendimenti. Sarà mia cura poi interessare anche chi, fino ad oggi, sulle tematiche che ci riguardano non ha dato cenni di attenzione o di partecipazione, vale a dire Zingaretti e l’Amministrazione comunale: lo devono a una comunità lasciata sola senza alcuna indicazione”.

Così ha replicato il senatore della Lega William De Vecchis.