“Sentire uno dei protagonisti della vergognosa parentesi politica vissuta dalla Regione Lazio pontificare sull’operato di un’amministrazione, è francamente ridicolo”. È quanto dice l’esponente del Pdl di Fiumicino Anselmo Tomaino.
“Come ridicole sono le argomentazioni sulle quali il candidato a sindaco del Pd, Esterino Montino, cerca di arrampicarsi per denigrare il lavoro di questa maggioranza – continua Tomaino – Vederlo attaccarsi a ogni comunicazione dell’amministrazione e “gufare” quasi fosse un uccello del malaugurio, non gli fa certo onore. E non fa onore al suo partito che dopo dieci anni di sterili polemiche e zero proposte oggi si è dovuto affidare a uno dei primi firmatari della famosa delibera “mangia soldi” che ha gonfiato a dismisura i fondi per i gruppi consiliari, per certificare il proprio fallimento. I risultati a Parco Leonardo sono tutt’altro che “un flop”. Nei primi due mesi di sperimentazione, pur tra le difficoltà incontrate per avviare un progetto così ambizioso come il porta a porta, si è riscontrata una diminuzione della produzione di rifiuti indifferenziati, il cosiddetto “tal quale”, del 25 per cento. Un dato che deve aver creato prurito al povero Montino ormai in piena confusione elettorale. Non è un caso che abbia evitato accuratamente di citarlo. E non è un caso che da quando si è candidato a rinnovare questo Comune, non abbia prodotto ancora uno straccio di proposta, se non i patetici “no al raddoppio dell’aeroporto” di cui lui stesso e la sua coalizione di Governo sono tra i primi promotori. Questa maggioranza ha lavorato di gran lena in accordo con gli uffici comunali e quelli provinciali per estendere il porta a porta su tutto il territorio comunale. A differenza sua, quando c’è stata l’occasione abbiamo anche ringraziato la Provincia di Roma e riconosciuto il suo ruolo. Evidentemente non è lo stile del Pd e di Montino che preferiscono gli insulti, mistificando una realtà molto diversa da quella che loro stessi dipingono. Un po’ la stessa insipida minestra che Montino ha riservato ai cittadini di Fiumicino nei suoi lunghi trascorsi tra Regione Lazio, Comune di Roma e Parlamento. Chiedere cosa abbia portato alla nostra città in questi e anni e cosa l’abbia spinto a tornare a Fiumicino dopo decenni di latitanza, sarebbe superfluo. La risposta la conoscono in molti, anche nel suo stesso partito. Ed è per questo che vederlo oggi mettersi in cattedra e bacchettare tutto e tutti, come fosse un maestrino, strumentalizzando ogni cosa, fa sorridere e denota la pochezza di argomenti che il nostro caro Montino ha nel suo vocabolario. Se la sua campagna elettorale sarà impostata così, allora in bocca al lupo”.