Dal Movimento 5 Stelle Fiumicino riceviamo e pubblichiamo.
“Ai primi di settembre il deputato del M5Stelle Stefano Vignaroli ha presentato insieme ai colleghi portavoce alla Camera Daga, Busto, Zolezzi, Micillo, Terzoni e De Rosa, una Interpellanza Parlamentare per chiedere al Ministro dell’ Ambiente Galletti se non ritenga giusto assumere una decisione contraria alla richiesta di Raffinerie di Roma di ampliare il Deposito di petrolio di Pantano di Grano, al confine fra il XII Municipio ed il Comune di Fiumicino.
Il progetto di Raffinerie di Roma Spa prevede che la TOTAL, compagnia petrolifera francese, utilizzi circa 170 autobotti al giorno per trasportare il petrolio estratto dal giacimento di Tempa Rossa in Basilicata, fino ai depositi di Pantano di Grano e Falconara, facendo percorrere quotidianamente ai propri TIR, carichi di greggio altamente inquinante, circa 500 km sulle strade e autostrade italiane.
In pratica si tratterebbe di circa 22.950 mc trasportati alla settimana, per un totale di circa 1.100.000 mc di greggio all’anno in transito sulle nostre strade oltre al traffico attuale !
L’ampliamento richiesto per il Deposito di Pantano di Grano prevede fra i vari progetti l’installazione di una nuova mega caldaia con potenza termica di 5,9 MW ed anche la realizzazione di un nuovo ponte di scarico per ricevere ogni giorno le autobotti cariche di petrolio in arrivo dalla Basilicata.
Il greggio verrebbe poi trasferito per mezzo degli oleodotti sotterranei e sottomarini esistenti, alle piattaforme di carico a mare poste a largo delle coste di Fiumicino, per il successivo imbarco sulle navi che lo trasporterebbero poi in tutto il Mediterraneo.
L’ autorizzazione per questa opera, dall’impatto ambientale e dai rischi altissimi, è stata richiesta da Raffineria di Roma S.p.A., societa’ italiana controllata dalla francese TOTAL ERG, proprio nel mese di Agosto 2017, probabilmente nel tentativo di far passare sottotono il procedimento.
Nel suo studio preliminare ambientale Raffinerie di Roma afferma che l’aumento di traffico dovuto alle autobotti di TOTAL sarebbe “ ininfluente ” a fronte della chiusura della discarica di Malagrotta, senza tenere minimamente conto del fatto che, continuando ad essere conferiti nell’impianto i rifiuti urbani indifferenziati destinati agli impianti di termovalorizzazione, di fatto il traffico di mezzi pesanti in quella zona non è mai diminuito e di conseguenza l’impatto ambientale sarebbe molto pesante per i residenti, gia’ messi a dura prova.
Inoltre i portavoce 5Stelle hanno indicato al Ministro Galletti numerosi validi motivi per opporsi al progetto di Raffinerie di Roma, fra cui :
-l’immediata vicinanza dell’Area Natura 2000, del SIC, della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano e della Riserva Naturale Regionale della Tenuta dei Massimi, costituite con apposite leggi dello Stato per tutelare aree naturali di inestimabile valore;
-l’aumento del consumo di acqua dolce prelevata dall’acquedotto romano per le lavorazioni industriali;
-la produzione di veleni diffusi che si sprigionano dagli impianti ed infrastrutture per attività di trattamento di carburanti e di rifiuti e che minaccerebbero la salute degli abitanti di Malagrotta e delle zone limitrofe;
-il rischio di nuovi episodi di sversamenti di carburante lungo gli oleodotti ;
-l’insistenza del sito di Raffineria di Roma in una area ad alto rischio idrogeologico spesso interessata da fenomeni alluvionali.
Il problema riguarda anche il territorio di Fiumicino in cui passeranno gli oleodotti che portano il carburante all’ aeroporto ed alle piattaforme marine. E’ pertanto nostro interesse fermare a tutti i costi questo progetto scellerato, che con gli altissimi rischi che presenta finirebbe per distruggere il nostro territorio con incidenti e sversamenti di vario genere, per i quali è solo questione di tempo.
Alla luce dei motivi esposti i deputati 5Stelle, coaudiuvati anche da una apposita Mozione presentata dai portavoce del XII Municipio, hanno chiesto al Ministro Galletti di assumere una posizione nettamente contraria al progetto, di specificare quali iniziative intenda assumere per evitare questa nuova gravissima aggressione ambientale ed al tempo stesso quali misure intenda adottare per tutelare la salute , il benessere e la sicurezza dei cittadini e del territorio, che non possono piu’ essere sacrificati per arricchire ulteriormente i petrolieri italiani ed esteri”.