Mobilità sostenibile, tutela dell’ambiente, dei livelli occupazionali, del commercio locale. Nuovi centri di aggregazione giovanile e soprattutto una nuova classe dirigente pronta ad accogliere le sfide del presente e del futuro. Sabato 20 aprile alle 15, “la Gioventù scende in piazza”. Partenza dalla Darsena, sfilata lungo la Passerella, per poi imboccare via della Torre Clementina e terminare il corteo davanti alla sede comunale per un sit in. L’associazione culturale 2punto11 ha lanciato l’idea. In tanti, tantissimi, hanno risposto presente. I temi sul piatto sono diversi.

Mobilità sostenibile: “È necessario – spiega il portavoce dell’associazione 2punto11, Gabriele D’Intino – realizzare una rete ciclabile alternativa a quella stradale, collegando frazioni del nostro territorio attraverso percorsi studiati tra natura e storia, una pista ciclabile lungo il litorale per facilitare collegamenti e afflusso turistico estivo tra le località costiere del nostro comune”.

Occupazione: “Il fenomeno della delocalizzazione delle imprese italiane all’estero è ormai una prassi consolidata – spiega il portavoce dell’associazione -, con gli effetti devastanti che oggi tutti conosciamo: precariato, cig, mobilità. Noi diciamo no. Il lavoro va lasciato in Italia”.

Commercio locale: “Tutelare il commercio locale, la spina dorsale di questo Comune è un dovere assoluto – sottolinea D’Intino -. Gli esercizi storici di Fiumicino oltre a incrementare l’economia, attraggono i turisti. Il commercio non può essere vantaggioso solo per le aziende di grande entità”.

Ambiente: “Ognuno deve metterci del proprio per tutelare la natura e l’ambiente – spiegano da 2punto11 -. Bisogna cambiare il paradigna checi fa considerare tutto ciò che meravigliosamente vive come una grezza materia su cui plagiare e sfogare la nostra più bieca arroganza. Tutto ciò che respira, pulsa e vibra merita rispetto. La natura siamo noi, e noi siamo natura”.

Centri di aggregazione giovanile: “Per la crescita personale e comunitaria occorrono veri e propri centri di aggregazione giovanile, dove azione e partecipazione, cultura e identità, sport e gioco, musica e cinema, diventino un vero modello alternativo per abbandonare i vecchi stereotipi legate alle bische e ai muretti, lontani dai paradisi artificiali – afferma D’Intino -. Cambiare noi stessi, ciò che ci circonda è un obiettivo che si può raggiungere”.

Riappropriarsi del vecchio Faro: “Il 23 settembre 2005 – dice – occupammo il Faro, un simbolo appartenente a tutta la città abbandonato nel degrado più assoluto. Un atto di forza condiviso da tutti che ha portato all’approvazione in consiglio comunale di una mozione per restituire il vecchio Faro alla cittadinanza. Dopo i recenti fallimenti imprenditoriali non possiamo più aspettare la realizzazione o meno del Porto Turistico, oggi più che mai vogliamo la riqualificazione dell’intera area”.

Rinnovamento della classe dirigente: “Il giovane – spiega il portavoce di 2punto11 – nelle cui vene scorre l’ardore e la voglia di cambiare, ha il dovere di imporsi, pensare al domani, attraverso una rinnovata azione politica e sociale. Fiumicino ha fortemente bisogno di un ricambio generazione della classe dirigente”.

“Dobbiamo donarci completamente per la nostra città e tendere sempre verso altri obiettivi – conclude Gabriele D’Intino -, rimettendo le persone al centro della vita, nuovi uomini, nuove energie, nuove idee”.