Il Consiglio comunale di Fiumicino ha approvato oggi pomeriggio la delibera per il nuovo regolamento di assistenza economica, atto a favorire il superamento di  situazioni di bisogno e di disagio sociale.
“Questo regolamento – spiega l’assessore ai Servizi Sociali, Paolo Calicchio – non veniva variato dal 2004 e quindi aveva necessità di essere aggiornato e di stare al passo con i tempi, con un occhio di riguardo alle nuove povertà. La prima novità è che la tipologia degli interventi, per la prima volta, viene schedulata e racchiusa in un tempo minore rispetto al passato. Ciò vuol dire che c’è un’analisi più specifica del bisogno e una razionalizzazione anche delle risorse che, purtroppo, sono sempre meno rispetto alle necessità. Abbiamo inserito, infatti, tra le tipologie gli interventi per i contributi destinati al servizio cimiteriale, per chi non può pagare il funerale per il proprio congiunto, come sono stati istituiti i contributi per le famiglie affidatarie. Sarà una commissione appositamente istituita a vagliare il contributo e la sua durata, che tuttavia non potrà essere superiore ai tre anni rispetto ai cinque del precedente regolamento.  Naturalmente dovrà essere presentata documentazione e autocertificazione della propria situazione personale che sarà poi verificata e, in caso di dichiarazioni non veritiere, l’interessato verrà immediatamente denunciato all’Autorità Giudiziaria, il contributo sarà sospeso e la persona dovrà restituire i soldi ricevuti. Durante questi cinque anni abbiamo svolto un’azione importante di monitoraggio e controllo che ci ha permesso di razionalizzare le risorse e controllare gli utenti sulle loro effettive esigenze, intervenendo nelle singole situazioni e cercando di rendere le persone autonome nella vita quotidiana”.
“Con questo regolamento – aggiunge il Presidente della Commissione Politiche Sociali, Angelo Petrillo  – abbiamo ordinato ulteriormente i contributi erogati alle famiglie che si trovano in situazioni di disagio sociale ed economico. E’ importante riuscire a monitorare e distinguere le varie tipologie di disagio che oggi le persone sono costrette ad affrontare. L’altro aspetto importante è che così riusciamo a seguire il percorso della persona, variando l’intervento in base alle necessità, reintegrando l’utente nel contesto sociale cittadino”.