Dopo la tragedia di Genova, con il crollo di parte del ponte Morandi, anche a Roma si accendono i riflettori su diverse infrastrutture. In particolare i riflettori si sono accesi sul viadotto della Magliana a Roma, già al centro delle polemiche per via del restringimento della carreggiata che va avanti da qualche settimana.
“Da anni si susseguono gli allarmi circa la stabilità del viadotto della Magliana. Non c’è più un minuto da perdere”, ha detto il capogruppo Pd dell’amministrazione capitolina Giulio Pelonzi.
Il Campidoglio replica sottolineando che per il ponte del viadotto della Magliana, che passa sul Tevere, l’Amministrazione ha stanziato “oltre 2 milioni di euro per interventi di manutenzione straordinaria. Per la sicurezza dei 400 ponti di Roma Capitale, si esegue un regolare monitoraggio”. Dopo Genova, a rilanciare l’allarme sul ponte romano è stato dalle pagine del Corriere della Sera il professor Remo Calzona, per decenni docente di Tecnica delle costruzioni a La Sapienza e allievo di Morandi dicendo che “il Campidoglio dovrebbe immediatamente chiudere il ponte ricordandosi che non è mai stato collaudato e che presenta da tempo forti segni di rischio crollo”. C’è però chi non è d’accordo con lui. Infatti per il preside della Facoltà di ingegneria civile e industriale della Sapienza di Roma Antonio D’Andrea “il viadotto della Magliana è stato sottoposto nell’ultimo anno ad accurate indagini dal Professor Braga, docente della Sapienza in pensione, comprendendo anche le verifiche rispetto alla fatica. Hanno evidenziato alcune necessità di manutenzione, ma hanno permesso di escludere i rischi di crollo ventilati a più riprese in alcuni ambienti giornalistici, tecnici o imprenditoriali. A quanto è dato di prevedere, gli interventi di manutenzione dovrebbero passare a breve dalla fase di progetto definitivo a quella di progetto esecutivo, per poi essere messi in cantiere”.
Il Comune di Roma coglie l’occasione per ricordare che per “tutte le opere di manutenzione urbana di viabilità inter-municipale (ponti, strade, gallerie) nel Bilancio 2018-2020 sono previsti oltre 90 milioni di euro. Inoltre sono stati stanziati circa 10 milioni di euro per servizi di sorveglianza. Sempre per il 2018 sono stati stanziati circa 5 milioni di euro dedicati a progettazione e manutenzione straordinaria dei ponti di Roma Capitale, con interventi programmati su tutto il territorio”.
Non lontano dal viadotto della Magliana, c’è un altro ponte progettato da Riccardo Morandi, e si trova sempre nel tragitto che porta da Fiumicino a Roma e viceversa (nella foto in basso). Per questo l’apprensione su queste infrastrutture non è solo dei romani, ma anche di tutti quei residenti del comune di Fiumicino che si servono dell’arteria per raggiungere la Capitale.
“Chiediamo le necessarie verifiche sia sul viadotto della Magliana, progettato dall’architetto Romolo Raffaelli, che sul ponte progettato da Morandi e realizzato sulla frana del Tevere, che ha avuto dei cedimenti di materiale dopo l’ultimo terremoto”, dichiara il deputato di FdI Federico Mollicone che annuncia una prossima interrogazione al ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. Al titolare degli Interni si rivolge invece il collega dem Claudio Mancini dicendo che “il Ministero dell’Interno, dopo i tragici fatti di Genova, risponda al più presto all’interrogazione che ho presentato lo scorso aprile per conoscere se corrisponde al vero la notizia di un sopralluogo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco volto a verificare la sicurezza carrabile del Ponte della Magliana e quali siano state le risultanze”.