“In un momento in cui si parla faticosamente di rilancio, e si fanno riunioni per capire quale direzione prendere per favorie la ripresa economica delle aziende legate al turismo estivo, già fortemente penalizzate da ciò che sta accadendo, ci troviamo all’assurdo che il Sindaco imponga divieti che di fatto azzerano quell’intrattenimento indispensabile per attrarre turisti e per far girare l’economia.

Il divieto lo troviamo all’articolo 4 comma 1 sezione f dell’ordinanza balneare 2020. Cito testualmente: Durante la stagione balneare È  VIETATO: svolgere ogni attività che produca rumore attraverso apparecchi a diffusione sonora ad un livello tale da costituire disturbo per la quiete pubblica: – dalle ore 13,00 alle ore 16,00; – dalle ore 21,30 alle ore 8,00 del mattino successivo, in tutti i giorni.

Il cosiddetto disturbo della quiete pubblica si configura con un’emissione di decibel minimale, tale da non permettere ad esempio una discoteca all’aperto, un concerto di una band dal vivo, e simili soluzioni di intrattenimento, limitando alla mera musica di sottofondo qualsivoglia evento.
Questa imposizione rappresenta un coprifuoco vero e proprio per tutte le fasce di età: perché se i giovani non potranno vivere la movida con la discoteca e le feste negli stabilimenti, nemmeno i centri anziani potranno più organizzare i concerti delle bande o le balere del venerdì. Tutti in casa e in silenzio a sentire Radio Londra. Non possiamo vivere in un clima bellico.
È chiaro a tutti come in piena estate, l’orario delle 21,30 sia del tutto inadeguato, visto che più o meno a quell’ora, finito di cenare, si inizia ad uscire per vivere la serata e, ove possibile la nottata.
Questo provvedimento sembra andare contro anche all’organizzazione di qualunque attività in cartellone per l’estate Fiumcinese, anche durante gli spettacoli teatrali i rumori di scena potrebbero superare i decibel consentiti. Il distanziamento sociale dovuto alla pandemia di Covid ha già reso difficile la convivenza e stressato i cittadini. Ora è tempo di ricominciare a vivere e pensare a ricostruire con criterio sostenendo prima le persone, e poi l’economia locale. Dobbiamo far sì che i nostri cittadini possano divertirsi e godersi questa estate, rispettando le regole, senza privarli di un po’ di sano svago e senza definitivamente asfaltare il business dell’intrattenimento locale. Molti giovani dj, cantanti, gruppi musicali aspettavano con ansia l’apertura della stagione estiva per poter onestamente guadagnare intrattenendo il pubblico, per non parlare degli stabilimenti, già provati dagli adeguamenti sanitari.
Chiedo al Sindaco di ripensare questa decisione e di adeguarla in modo più utile ai cittadini.
Evito di polemizzare più di tanto sulle decisione prese in totoale autonomia, senza il confronto con l’opposizione e l’ascolto di possibili suggerimenti. Ma tant’è. Cerchiamo di riparare adesso ad un danno che, se davvero diventerà ‘legge’, sarà una iattura per tutto il territorio di Fiumicino, dal lungomare della Salute a Fregene, da Focene a Passoscuro”.

Alessio Coronas, capogruppo Forza Italia