Sul sito del ministero dell’Ambiente è stata pubblicata l’ordinanza firmata dal ministro Roberto Speranza. Rispetto al dispositivo della bozza in circolazione sono state fatte alcune modifiche. Ecco i comma a e b finali, in grassetto il testo cambiato rispetto alla prima stesura:

a) è fatto obbligo dalle ore 18.00 alle ore 06.00 sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, lungomari) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale;

b) sono sospese, all’aperto o al chiuso, le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento o che si svolgono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico.

Dopo aver chiesto a specialisti, gestori, amministratori pubblici, forze dell’ordine, senza presunzione di certezza, le conclusioni sembrano queste:

Come comportarsi in riva
In prima battuta sembrerebbe che l’obbligo della mascherina nei luoghi affollati all’aperto dalle 18 alle 6 riguardi anche le spiagge, come tutti quei luoghi dove è facile la formazione di assembramenti spontanei. In realtà questo vale solo per alcuni casi specifici.

Divieto di ballo anche in spiaggia
Fino al 7 settembre anche nelle spiagge non si potranno più organizzare attività di ballo, la nuova ordinanza sospende tutte “le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento o che si svolgono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico”.

La mascherina in spiaggia prima
Non sembrano esserci elementi nuovi da parte della nuova ordinanza sulla mascherina in spiaggia. Già prima esisteva l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto in tutte le occasioni in cui non era possibile garantire la distanza interpersonale di un metro. Chi è sdraiato su un lettino a prendere il sole anche dopo le 18.00 non dovrebbe mettere la mascherina perché c’è già il distanziamento minimo obbligatorio di 10 mq per ogni ombrellone o tra un lettino e l’altro senza alcun rischio assembramento. Se si va al bar, alle docce, o comunque ci si sposta dove si incrociano persone, l’obbligo della mascherina c’è, ma come c’era prima.

La mascherina in spiaggia ora
L’obbligo della mascherina nello stabilimento può scattare qualora si generino situazioni di assembramento, aperitivo, happy hour, altro, in cui molte persone si recano nello stesso momento nello stesso posto, tutti casi che già prevedevano l’uso della mascherina. È chiaro che una volta seduti a un tavolino e distanziati, si può bere e mangiare senza protezione come in qualunque locale.
In linea di principio un’altra situazione in cui diventa obbligatorio indossare la mascherina in spiaggia dopo le 18 può essere la passeggiata lungo la battigia. Se c’è molta affluenza o gente che corre per fare attività fisica, bisogna comunque rispettare il metro di distanziamento fisico e quando non c’è indossare la mascherina.

Chi non rispetta le regole
Per chi non rispetta le regole sono previste multe salate, così come per i gestori degli stabilimenti balneari, che rischiano la chiusura di cinque giorni nel caso in cui non controllino il rispetto delle norme sanitarie.