Personale della Sezione Polizia Marittima Ambiente e Difesa Costiera della Capitaneria di Porto di Roma, unitamente a personale della Polizia Provinciale, ha terminato un’attività di verifica posta in essere a seguito di un precedente accertamento di carattere ambientale svolto presso un’attività industriale sita nel Comune di Fiumicino.

Nel corso dei controlli finalizzati alla messa a norma dell’impianto di scarico della sopracitata attività, i militari hanno rilevato la presenza di un “bypass” che collegava i reflui domestici di un complesso di immobili a tale impianto che terminava il percorso in un fosso poco distante. 

I militari operanti, in presenza di un tecnico abilitato, hanno provveduto a intraprendere le dovute azioni che hanno portato all’individuazione dei proprietari degli immobili che utilizzavano tale bypass.

Le risultanze della suddetta attività hanno portato oggi, 17 settembre 2020, alla redazione n. 4 verbali per “Scarico di acque reflue  domestiche senza la prescritta autorizzazione” ai sensi dell’Art. 133 comma 2 del Decreto legislativo 152/2006 punito con una sanzione amministrativa da €600 a €3000.

Nel primo pomeriggio, nell’ambito dei servizi istituzionali rivolti alla tutela dei bagnanti, è stata effettuata altresì una verifica presso uno stabilimento balneare sito nel Comune di Fiumicino, l’accertamento in parola ha portato alla redazione di una sanzione amministrativa per la violazione dell’Ordinanza Balneare n. 49/2017 della Capitaneria di Porto di Roma, in quanto il  complesso balneare in parola, risultava essere privo del previsto servizio di salvataggio. Al termine del controllo il titolare ha immediatamente provveduto a ripristinare il corretto svolgimento del servizio.

Fonte: Segreteria del Comandante, Capitaneria di Porto di Roma