Felpe, teli da bagno e tanti oggetti di uso quotidiano. Così avranno nuova vita le plastiche raccolte dal mare grazie al dispositivo Seabin, inaugurato da Procter & Gamble oggi a Fiumicino nell’ambito dell’iniziativa PlasticLess® di LifeGate, una delle realtà punto di riferimento della sostenibilità in Italia. La cerimonia si è svolta presso il molo del Tecnomar, il circolo nautico a due chilometri dalla Fiumara Grande (la foce naturale del Tevere), dove lo speciale cestino sarà in azione in maniera permanente. Il suo compito? A pochi passi dal Parco archeologico di Ostia Antica e dalla Necropoli di Porto, il Seabin catturerà fino a 500 kg di rifiuti all’anno (circa 1,5 kg al giorno) tra quelli che il fiume della Capitale convoglia nel mar Tirreno.

COME FUNZIONA IL SEABIN
Il dispositivo è stato ideato dai surfisti australiani Pete Ceglinski e Andrew Turton e lanciato sul mercato a fine 2017. Una volta immerso in acqua e fissato a un pontile, il Seabin è in grado di catturare fino a 500 kg tra rifiuti di plastica, incluse microplastiche da 5 a 2 mm di diametro e microfibre da 0,3 mm, e rifiuti comuni come mozziconi di sigaretta o cotton fioc. Grazie all’azione spontanea del vento, delle correnti e alla posizione strategica, i detriti vengono convogliati direttamente all’interno del raccoglitore. Ecco perché il Seabin risulta più efficace in punti di accumulo come i porti e le darsene, dove può sfruttare la sua pompa ad acqua capace di trattare 25.000 litri di acqua marina all’ora. Con la plastica raccolta, LifeGate potrà produrre oggetti di uso comune come felpe o teli da mare. Non solo: sarà possibile fornire dati importanti per la ricerca, per quanto riguarda gli effetti dell’inquinamento sulle persone e sugli ecosistemi, e promuovere comportamenti più consapevoli soprattutto tra i giovani.

“RACCOGLIAMO UN MARE DI PLASTICA”
 Tutto è partito dall’iniziativa “Raccogliamo un mare di plastica”, che P&G ha lanciato a favore di LifeGate PlasticLess® sul portale Amazon: tra il 16 settembre e il 20 ottobre 2019, chi ha acquistato prodotti P&G su amazon.it (per un valore complessivo di almeno 30 euro), ha garantito la raccolta dell’equivalente di 100 cannucce di plastica da parte del Seabin. L’iniziativa ha ottenuto grande successo e il contributo si è concretizzato con l’inaugurazione di Fiumicino, a cui ne seguirà una a Sorrento nei prossimi mesi.
«Siamo da sempre impegnati nel generare e ispirare un impatto positivo sull’ambiente. Per questo abbiamo sposato con grande entusiasmo l’iniziativa PlasticLess® di LifeGate, che contribuirà a combattere la presenza della plastica nei porti italiani ed europei, rendendo più puliti mari splendidi come il Tirreno», ha dichiarato all’inaugurazione di Seabin Faiza Lahlou, Europe Communications & Sustainability Director di P&G. «Siamo molto contenti che P&G abbia aderito al progetto Plasticless di LifeGate. Per combattere le sfide del pianeta è indispensabile avere il supporto di grandi aziende che affrontino il problema in maniera coraggiosa e con una visione a lungo termine. I grandi brand possono migliorare i prodotti e i processi, ma anche facilitare un cambiamento culturale nella società grazie alle proprie scelte di marketing e comunicazione», ha dichiarato Simone Molteni, Direttore Scientifico di LifeGate.
«Siamo lieti di questa iniziativa di P&G e LifeGate sul nostro territorio – ha commentato il vicesindaco di Fiumicino, Ezio Di Genesio Pagliuca -. La nostra amministrazione è da sempre molto attenta alle tematiche ambientali, come testimonia il lungo lavoro, ancora in corso, che stiamo conducendo in favore della raccolta differenziata. La tutela dell’ambiente – aggiunge – è un impegno che tutte e tutti dobbiamo condurre in sinergia, che si parli di istituzioni, di imprese o di singoli cittadini».

LA STRATEGIA “AMBITION 2030”
In occasione dell’inaugurazione del Seabin, Procter & Gamble ha annunciato i suoi ambiziosi obiettivi di sostenibilità ambientale per il 2030. Un piano, battezzato “Ambition 2030”, che agirà a più livelli: i brand e le abitudini di consumo, la filiera di produzione e approvvigionamento, partnership con le maggiori organizzazioni esperte in sostenibilità e il coinvolgimento dei dipendenti dell’azienda.
Tra gli obiettivi più ambiziosi c’è il 100% di imballaggi riciclabili o riutilizzabili, la riduzione del 50% di emissioni di gas serra, e l’approvvigionamento del 100% dell’elettricità da fonti rinnovabili. Gli obiettivi di sostenibilità ambientale di Procter & Gamble giocano un ruolo fondamentale anche per il mercato e per la realtà produttiva italiani: «Dash e Lenor, due dei nostri brand più importanti – ha spiegato Faiza Lahlou – si pongono insieme l’obiettivo di ridurre la plastica dei loro imballaggi di 1.550 tonnellate all’anno già entro il 2025. Anche i marchi di P&G per la Cura della Casa, come Swiffer, Fairy, Viakal, Mastro Lindo e Ambipur, hanno annunciato che dall’inizio del 2020 raddoppieranno la quantità di plastica riciclata nei loro imballaggi in Europa con un risparmio di plastica vergine di circa 9 mila tonnellate all’anno. Gli stabilimenti di Gattatico (Reggio Emilia) e Pomezia (Roma)inoltre, hanno ottenuto la certificazione “Zero rifiuti in discarica”, diminuito i consumi di energia e di acqua e ridotto l’emissione di CO₂. Una realtà industriale dunque sempre più attenta all’impatto ambientale. «Come non citare – conclude Faiza Lahlou – il primo impianto su scala industriale al mondo in grado di riciclare il 100% dei prodotti assorbenti per la persona usati sviluppato da FaterSMART, la business uniti di Fater SpA, joint venture paritetica tra Procter & Gamble e Gruppo Angelini. Si trova a Lovadina di Spresiano (Treviso) ed è una eccellenza unica al mondo nell’economia circolare e nella valorizzazione di questa tipologia di rifiuti».