Il 18 settembre del 53 d.C. nacque il grande imperatore che con il suo porto esagonale diede vita al “Flumen Micinum”. Una figura da ricordare ogni anno per il suo legame alle origini di Fiumicino

Il 18 settembre del 53 d.C. nacque a Italica, nella Spagna Betica, l’imperatore Marco Ulpio Nerva Traiano, uno dei più lungimiranti protagonisti della storia mondiale.

Imperatore, generale, conquistatore, urbanista delle grandi opere, comandante, amministratore, politico e statista tra i più virtuosi e completi, riuscì a condurre l’impero romano alla sua massima estensione territoriale.
Fiumicino è eternamente grata all’Optimus Princeps per aver fondato la città, dal “Flumen Micinum”, attraverso il suo grandioso porto esagonale, nato dal progetto del grande architetto Apollodoro di Damasco, eccelso collaboratore dell’imperatore.
È a lui che dobbiamo le nostre origini cittadine, ricordando il suo profondo legame con la città, il quale dovrebbe essere istituzionalizzato attraverso almeno una giornata di festeggiamenti in sua memoria. Un impegno che dovrebbe coinvolgere le diverse realtà cittadine, partendo sicuramente dalla scuola per arrivare alla cultura, allo sport e al turismo. Valorizzando la figura dell’imperatore Traiano potremmo caratterizzare maggiormente la nostra cittadina, rendendola ancora più attrattiva da un punto di vista turistico e commerciale.

Così come l’Optimus Princeps ha saputo promuovere la sua azione politica, le sue opere e il suo cosmopolitismo, comunicandolo al mondo anche attraverso la coniazione di monete, anche la nostra città, attraverso un impegno comune, dovrebbe conoscere e diffondere la storia del suo fondatore.
Traiano nel suo eccelso operato ha sempre agito anteponendo al concetto di potere una visione più globale della società, rendendosi, per esempio partecipe della vita del suo esercito, condividendo con essi anche sacrifici e stenti. Un uomo politico, grande filantropo e protettore della gioventù romana, che ha realizzato una delle prime riforme economiche moderne, attraverso una seria opera di welfare costituita dagli “Alimenta Italiae”. Un provvedimento con il quale Traiano sacrificò parte del suo patrimonio personale per assicurare il sostentamento a centinaia di bambini e giovani bisognosi. Mentre con il ricavato e i proventi delle riforme attuate, edificò collegi e orfanotrofi per i figli illegittimi e per gli orfani dei suoi soldati, garantendo loro un sussidio mensile e un’istruzione adeguata.

Dal Panegirico di Plinio il Giovane e dalle numerose iscrizioni sulle monete, evinciamo il desiderio dell’imperatore di venire sempre considerato e ricordato come servo e benefattore di tutto il genere umano. Di Traiano si parla di uomo eminente per giustizia e coraggio, che non ostentava la sua omosessualità e il suo piacere per il buon vino.

Al fine di ricordare la sua grandezza anche a Fiumicino si realizzeranno iniziative culturali e storiche, mostre, spettacoli, premiazioni, volte a promuovere la conoscenza partecipata di Traiano e del suo profondo legame con la città.

di Fernanda De Nitto – Associazione Acis