Il Comitato FuoriPista si appella direttamente a Monti contro l’accordo di programma ENAC-ADR che apre le porte al Raddoppio. “Nei prossimi giorni, cioè entro la data del 31 dicembre 2012, in qualità di componenti del governo della Repubblica Italiana sarete chiamati ad approvare il Contratto di Programma tra ENAC e AdR – scrive il Comitato – Tale Contratto di Programma prevede l’aumento delle tasse d’imbarco, necessarie per implementare le opere infrastrutturali relative al Progetto definito “Fiumicino Sud”, da svilupparsi nel periodo 2012-2021. Inoltre, tale Contratto prevede – secondo le informazioni di stampa e dalla lettura del Comunicato stampa dell’ENAC – per il periodo 2021-2044 il Raddoppio dell’aeroporto , progetto denominato “Fiumicino Nord”. A tale proposito, si fa presente che abbiamo richiesto all’ENAC di prendere visione del contenuto della Delibera approvata il 19.10.2012 per avere contezza dei termini effettivi del piano di sviluppo a medio e a lungo termine, ma ci è stato negato; è stata anche presentata al riguardo una Interrogazione presso il Senato della Repubblica in data 5.11.2012. Nell’approvare il Contratto di Programma in oggetto – tanto più da parte di un Governo che si vuole “tecnico” – ci attendiamo che venga presa una decisione che non predetermini sin da ora il futuro dell’aeroporto e pertanto che il Decreto si riferisca esclusivamente al periodo 2012-2021 e riguardi solo gli interventi all’interno dell’attuale sedime aeroportuale, senza fare riferimenti al successivo intervento di Raddoppio. Le ragioni per le quali vi chiediamo di limitare le decisioni allo sviluppo di Fiumicino Sud, sono argomentate nelle lettere che vi alleghiamo e che sono state inviate nei giorni scorsi al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e al Ministro dell’Ambiente. In estrema sintesi si tratta dei seguenti punti: La previsione di una crescita fino a 100 milioni passeggeri/anno (che motiva l’esigenza di raddoppio) si basa su stime aleatorie e antecedenti la crisi; La capacità di “Fiumicino Sud” è volutamente sottostimata; Il raddoppio avverrebbe all’interno della Riserva Statale del Litorale Romano (peraltro tutelata da vincoli) e ne consumerebbe 1200 ettari; Alcune centinaia tra aziende e civili abitazioni sarebbero soggette ad esproprio. Con questa nostra lettera intendiamo segnalare alla Vostra attenzione la problematicità del Piano di sviluppo a lungo termine dell’aeroporto in modo che un domani non si possa dire che la decisione è stata presa senza la dovuta conoscenza del Progetto d’insieme”.