Tenta di togliersi la vita in mare, ma grazie ad un lavoro di squadra tra gli operatori del 118, le forze dell’ordine e la capitaneria di porto, che l’hanno intrattenuta al telefono, guadagnando tempo per rintracciarla, è stata salvata. Protagonista di questa vicenda, avvenuta nelle acque di Focene, una giovane 30enne non del posto. La ragazza, da tempo in cura psichiatrica, ha chiamato il 118 annunciando intorno alle 19.30 di ieri sera la sua intenzione di suicidarsi senza dire dove si trovava per non essere rintracciata. L’operatore ha tentato di intrattenerla al telefono per circa un’ora e mezza, sentendo vari rumori di aerei. Nel frattempo è stata allertata la polizia e gli agenti sono riusciti ad “agganciare” le celle del suo telefonino e individuare il luogo: la spiaggia di Focene. Ma in pochi minuti la situazione è precipitata e la giovane ha cominciato a farsi dei tagli alle gambe e all’addome. Poi si è gettata in mare, lasciandosi andare. Nel frattempo sono giunti i carabinieri, la polizia e la capitaneria di porto. Sul posto, oltre alla pattuglia di terra, è intervenuto il battello minore GC A10 della Guardia Costiera di Roma – Fiumicino che si è potuto avvicinare sin sotto costa per agevolare anche le ricerche via terra. A seguito delle ricerche, il personale imbarcato ha avvistato alle ore 21.03 la ragazza in acqua, a circa 200m dalla riva, completamente immersa ad eccezione delle spalle e della nuca ed in stato di incoscienza. L’operatore di bordo si è tuffato in mare per recuperarla e mentre il mezzo era diretto alla massima velocità verso il porto di Fiumicino, il personale di bordo ha provveduto ad eseguire, con successo, le manovre di rianimazione. Giunti in banchina c’era l’ambulanza del Servizio 118 ad attenderla per il successivo trasporto sino all’ospedale di Ostia, dove la ragazza è arrivata stabilizzata e cosciente.