A seguito dell’ultimo Dpcm e delle varie chiarificazioni sull’uso delle mascherine nelle classi scolastiche, il malcontento di tutte le famiglie interessate, inizia a farsi sentire. Le problematiche sono molteplici, bambini che tornano a casa con dolori di testa a causa dell’utilizzo della mascherina per svariate ore (in alcuni casi addirittura 8 ore), ragazzi che non riescono a relazionarsi con i coetanei ed eventuali altre possibili ripercussioni, sia di salute che psico-sociali, che gli stessi potranno avere.

Ovviamente, se da una parte si schierano le famiglie completamente contrarie all’uso della mascherina, abbiamo in contraltare, dei genitori fortemente preoccupati della situazione pandemica che stiamo vivendo, e che per la propria incolumità, per quella dei bambini e delle persone a loro vicino, stanno valutando l’ipotesi di far ripartire la Didattica a distanza.

Alcune scuole, per garantire il ricambio dell’aria nelle classi, hanno optato per l’apertura di 10 minuti ogni ora di lezione; ma, con il calo delle temperature e con il periodo delle piogge, sarà sempre più complicato lasciare le finestre aperte delle aule, con degli sbalzi di temperatura enormi tra chi sarà fortunato ad essere posizionato in prossimità dei termosifoni e chi no…   

Proprio per i motivi sopra esposti, andrebbero adottate soluzioni che siano di utilità sia nell’immediato che per il prossimo futuro, cercando di trarre benefici anche da questa situazione emergenziale. E le amministrazioni (statali, regionali e comunali), dovrebbero trovare, il modo migliore per vivere l’esperienza scuola.

Una delle possibili soluzioni, potrebbe essere l’installazione dei “depuratori d’aria”.

Tale tecnologia, ha la particolarità di abbattere la carica batterica fino al 99%, rendendo l’aria più salubre. La stessa, già in uso anche in altre strutture scolastiche nazionali, porterebbe a una soluzione definitiva della diatriba in essere, riuscendo a rendere gli istituti scolastici fortemente decontaminati e aiutando a diminuire il rischio di contagio all’interno delle aule.

Ne esistono di svariati tipologie, con strutture, modelli e funzioni differenti, gli stessi sono innocui per il nostro organismo e hanno certificazioni garantite da studi scientifici.

I depuratori, oltre a fronteggiare l’emergenza coronavirus, sarebbero utilissimi anche in futuro, poiché oltre a eliminare batteri e virus, eliminano le polveri sottili e gli allergeni, riducendo drasticamente il rischio di contagio anche di un “banale” raffreddore.

Siamo dell’idea che la scuola sia una seconda casa e che debba essere un luogo sicuro e confortevole quanto più possibile. Inoltre, siamo fortemente contrari alla Didattica a distanza, perché crea degli squilibri sia di apprendimento da parte degli alunni sia di classe sociale (chi ha la possibilità di avere più “apparecchi” e una connessione Internet più potente avrà sicuramente dei vantaggi rispetto a utenti con minori possibilità; inoltre, le connessioni Internet delle strutture scolastiche non sempre sono di alto livello).

Non vogliamo arrogarci la presunzione di avere le soluzioni in tasca, ma siamo certi che un intervento in massa alle strutture scolastiche, con un costo anche sostenibile da parte delle amministrazioni, possa risolvere e migliorare la vita scolastica degli studenti.

Questa la dichiarazione di Orazio Azzolini, presidente del Circolo Energie per Fiumicino.