Il Comitato Tutela Insegnanti ed Educatrici – Coordinamento Precarietà e Unità ha lanciato una petizione popolare, attraverso la piattaforma di cheange.org, indirizzata alla Sindaca di Roma Virginia Raggi, per denunciare la grave situazione occupazionale nella quale sono costrette a vivere centinaia di lavoratrici dei nidi e delle scuole dell’infanzia della capitale.

Già precedentemente all’emergenza epidemiologica del Covid-19 i nidi e le scuole dell’infanzia capitoline si trovavano in uno stato di sofferenza provocato da una politica progressiva di tagli, con una netta riduzione delle sostituzioni del personale assente e un continuo lavorare in emergenza per il sovraccarico lavorativo delle insegnanti in servizio.

Durante il periodo del lockdown le lavoratrici del Comitato non hanno avuto accesso a nessuna forma di sussidio o ammortizzatore sociale, in quanto considerate comunque dipendenti del Comune di Roma, seppur non percependo salario.

Ad oggi, con la pubblicazione delle linee guida per i bambini da 0 a 6 anni, si rende quanto mai necessaria l’implementazione o il raddoppio del personale supplente, e la firma di tutti i contratti entro l’ultima settimana di agosto, in modo tale da garantire l’apertura dei nidi e delle scuole dell’infanzia, a settembre, in maniera chiara e ordinata.

Per fare questo il Comitato richiede l’assunzione imminente, a tempo indeterminato, dei vincitori dei concorsi pubblici per 50 posti, rispettivamente di educatrice e insegnante di scuola dell’infanzia, attraverso lo scorrimento della nuova graduatoria unica del 2019, di cui da mesi si attende la pubblicazione definitiva.

Tale graduatoria è riferita, altresì, al concorso pubblico tenutosi proprio il 30 dicembre 2019, chiamato dalla stessa sindaca “l’esercito delle 10mila supplenti”, con il quale si puntava a creare un’unica graduatoria cittadina redatta sulla base dei titoli di cultura e sulle esperienze professionali delle insegnanti, in modo da non avere più disparità territoriale nel reclutamento delle supplenti.

Se tale graduatoria non sarà rispettata praticamente, dopo quasi due anni di attesa e immobilità, non si potrà iniziare l’anno educativo scolastico a settembre. Questo perché, con l’esecuzione di tale concorso non si potrà più reperire personale supplente dalle graduatorie municipali. Se ciò non venisse applicato vi sarebbero vincitrici di concorso superate in graduatoria da chi neanche ha partecipato.

Tutto ciò comporterebbe una grave perdita di lavoro per la maggioranza delle educatrici e una mancanza totale di rispetto delle normative sulla tutela delle insegnanti.

Il Comitato Tutela Insegnanti ed Educatrici – Coordinamento Precarietà e Unità invita quindi le lavoratrici e i genitori a sostenere la petizione collegandosi al link http://chng.it/hqRNKhyHZ9