Negli ultimi tempi si è acceso un forte dibattito all’interno della comunità locale, la quale ha evidentemente compreso l’esigenza di sviluppare progetti volti ad incentivare la costruzione di una rete ciclabile sul nostro territorio. I progetti in via di definizione mirano proprio a ridisegnare percorsi e tracciati ciclabili al fine di dare a tutti la possibilità di muoversi autonomamente per giungere quindi a quella “Città a misura d’Uomo e di Bici” da tutti auspicata, amministratori compresi. “In tutto questo crediamo a siamo pienamente convinti che sia fondamentale dotare l’amministrazione comunale di tutti quegli strumenti necessari affinché iniziative, progetti e qualsiasi altra iniziativa possa essere supportata e seguita attentamente –fa notare il presidente del “Nuovo Comitato Cittadino Focene” Massimiliano Chiodi – Un primo intervento amministrativo sarebbe proprio quello di dotare l’amministrazione comunale di un Ufficio Mobilità Ciclabile. Questo avrebbe una duplice funzione: decongestionare gli Uffici della Mobilità e dei Trasporti o dell’Ambiente ( a seconda dell’area dove l’ amministrazione preferirà costituirlo) ed al contempo dotare l’ amministrazione di uno strumento ad hoc finalizzato a portare avanti una politica efficace di mobilità ciclabile”. L’U.M.C. (Ufficio Mobilità Ciclabile) promuove la ciclabilità e pianifica gli interventi che riguardano infrastrutture collegate alle biciclette. E dovrà portare avanti quelle politiche di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza al fine di incentivare l’utilizzo del mezzo ciclabile. “Non spetta a noi definire quali provvedimenti amministrativi l’ente locale dovrà attuare per costituire l’Ufficio Mobilità Ciclabile, ma si potrebbe seguire quanto già fatto da e in altre realtà locali – sottolinea Chiodi – Una delibera che definisca l’Unità Operativa nell’ambito di un Servizio sarebbe la cosa migliore da fare, ma all’inizio, si potrebbero intraprendere vie diverse, come l’Ordinanza del Sindaco o l’incarico nominale affidato ad un consulente esterno all’amministrazione, seppur affiancato da interni. Questa proposta di indirizzo politico cerca di sensibilizzare maggiormente le amministrazioni comunali su temi che oramai necessitano di seri approfondimenti e che non posso più essere rimandati a tempi che verranno. Molti enti locali hanno intrapreso questa strada, riconoscendo e istituendo presso le aree di competenza l’Ufficio Mobilità Ciclabile . Il consiglio che possiamo dare è quello di non improvvisare e di non vergognarsi di copiare dalle realtà già attive. Non esiste un Comune più bravo, ma solo uno che ha iniziato prima. Gli errori si possono evitare più facilmente affidandosi all’esperienza di chi lavora da tempo sulle politiche di promozione della bicicletta. Questa sarebbe un’operazione a costo zero, basterebbe solo integrare questo Ufficio a quelli già esistenti. Nel frattempo il sindaco e i consiglieri tutti diano un segnale di sostegno al manifesto Salvaciclisti”.