Gli operatori della nautica di Fiumicino da diverso tempo si trovano in una situazione di grave difficoltà. Una crisi determinata anche dal disinteresse delle istituzioni che non hanno dimostrato particolare attenzione alle richieste di un settore strategico per l’economia locale e nazionale. Così il 4 luglio allo Yacht Club Porto Romano si è svolto un incontro organizzato dal Consorzio Nautico del Lazio dal tema inequivocabile: “Fiumicino, le istituzioni affogano la nautica”, un incontro tra gli operatori e gli organi di informazione per spiegare come: “Le azioni delle istituzioni nei confronti delle realtà della nautica di Fiumicino sono a dir poco sconcertanti, per questo abbiamo organizzato il convegno per spiegare cosa sta succedendo e come si calpestano imprenditori e posti di lavoro”. Senza tanti giri di parole durante il convegno è stato spiegato come il comparto della nautica di Fiumicino abbia un suo peso rilevante sul territorio e ora che i numeri  la nautica sono positivi, il Consorzio Nautico del Lazio chiede alle istituzioni una serie di interventi affinché l’intero settore, che comprende cantieri costruttori, cantieri di rimessaggio, refitting, tappezzerie, e molto altro, possa tornare ad essere produttivo e a dare lavoro. “Le pesanti ripercussioni economiche in termini produttivi, occupazionali e promozionali sull’area di Fiumicino – dicono gli imprenditori – ci spingono a chiedere: l’individuazione di un interlocutore in Regione per l’apertura di un tavolo di lavoro. con tutti gli enti preposti alla tutela e/o controllo dell’alveo del fiume che affronti le problematiche di chi opera su quella sede: come il dragaggio, i relitti abbandonati e l’abusivismo dilagante. La partecipazione di un rappresentante del Consorzio agli incontri  tra la Regione ed il Comune di Fiumicino, finalizzati al trasferimento delle strade di proprietà regionale al Comune e alla loro gestione, trattandosi di quelle di accesso anche ai cantieri nautici; l’apertura di un tavolo con la Regione per la questione concessioni demaniali attuali e future  nell’ottica della direttiva Bolkenstein che coinvolga una delegazione del Consorzio; l’indicazione, in accordo con il Comune di Fiumicino, di uno o più rappresentanti del Consorzio da interpellare e coinvolgere ogni qualvolta vi sia l’intenzione o l’esigenza da parte del Comune, o più in generale della Regione (fiere, infrastrutture ecc.), di svolgere attività che possano avere impatto sulla nautica di Fiumicino”.
Nelle conclusioni dei lavori i rappresentanti del Consorzio hanno delineato la situazione: “Dopo l’aeroporto, la nautica a Fiumicino è forse l’attività con il maggior numero di addetti tra diretti e indotto – ribadiscono – chiediamo al sindaco di Fiumicino di impegnarsi a intervenire facendosi affiancare da rappresentanti del Consorzio Nautico presso qualsiasi ente o autorità, Regione, Provincia, Capitanerie, Roma Città Metropolitana, affinché la nautica di Fiumicino conservi il diritto a esistere e ad avere il riguardo che merita. Sempre al sindaco chiediamo chiarezza in materia sull’apertura per le imbarcazioni del Ponte 2 Giugno che, come ci aveva promesso il 21 giugno, sarebbe dovuto finalmente entrare a regime entro l’inizio di luglio”.