“Nel constatare, purtroppo, la mancanza di argomentazioni a cui riferirsi per denigrare l’operato della maggioranza e della giunta a guida del sindaco Montino, vorrei chiarire le idee agli esponenti del gruppo consiliare della Lega, riguardo ad alcune puntualizzazioni riguardanti la delicata vicenda delle maestre indagate per maltrattamenti. Mi stupisco della scarsa competenza di alcuni rappresentanti del gruppo, i quali dovrebbero ben sapere che la scuola in questione e le educatrici operanti all’interno della stessa sono di competenza statale e non comunale, quindi non sono io o tanto meno i miei uffici a poter relazionare tale vicenda ed eventualmente intervenire. L’Amministrazione comunque, per quanto possibile, ha fornito da subito la massima collaborazione a educatori e genitori coinvolti, informandosi su quanto accaduto e sugli esiti della magistratura. Chi dovrebbe sciogliere i dubbi dei consiglieri leghisti, in questo caso, è il ministro Bussetti che mi risulta appartenere al loro stesso partito. L’Assessorato, tengo a ribadire, garantisce per le scuole comunali un monitoraggio costante volto alla tutela dei nostri studenti e dei docenti anche per ciò che riguarda la sindrome di Bournout, impegnandoci affinché l’ambiente scolastico sia sempre sereno e pedagogicamente corretto. Anche il nostro corpo docenti, è infatti, tutelato dal punto di vista professionale e psicologico, in una concezione di scuola come luogo sano di educazione ed apprendimento. Alla luce di questo ci tengo però a precisare che il presidente della Commissione Trasparenza è stato avvisato, sia dalla mia segreteria, sia dalla Presidenza del Consiglio, che ringrazio per la collaborazione, riguardo la mia assenza, motivata esclusivamente da questioni lavorative, e che per ben tre volte egli ha stabilito la data di convocazione non concordandola con gli uffici. A riguardo, invece, delle affermazioni sulla mia vita professionale e lavorativa, esterna al ruolo di assessore, ringrazio i consiglieri di opposizione per il loro augurio, ricordandogli che la politica per me è passione e non professione e che la mia visione di essa è esclusivamente incentrata sul desiderio di ascoltare e rispondere ai cittadini, cosa che il loro ministro di riferimento sembra spesso dimenticare”.

Lo afferma l’assessore alla Scuola Paolo Calicchio.