“Sappiamo bene, forse più di tutti, che convivere con il virus significa mettere davanti a tutto la salute. L’abbiamo fatto seguendo alla lettera, in maniera più che maniacale, le direttive contenute nei vari Dpcm. Altrettanto bene sappiamo che va tenuta la guarda alta, ma le comunicazioni che arrivano dagli enti istituzionali devono essere date con la giusta attenzione per evitare che una continua a martellante pubblicità negativa possa nuocere ulteriormente al settore della ristorazione.

Il lockdown ancora non c’è ma la paura instillata nelle persone sta facendo anche peggio. Ecco perché chiediamo al Comune di Fiumicino che accanto ai quotidiani annunci del peggioramento dei casi venga fornito anche l’indice di contagio e il numero dei guariti. Questo per dare all’esterno un quadro reale della situazione e non far passare il nostro territorio per una ‘zona rossa’.

Gli oltre 190 casi, su una popolazione di oltre 85mila persone, sono un segnale che bisogna continuare a rispettare le regole. Cosa che noi facciamo. Ma anche che per fortuna Fiumicino, grazie alla grande intelligenza dei suoi cittadini e dei locali sta contenendo la diffusione di questo maledetto virus”. 

Associazione Lungomare della Salute di Fiumicino