Una mappatura sbagliata non può condannare un territorio a morire sommerso dai rifiuti. La mappa delle zone bianche prodotta da Città Metropolitana non è assolutamente rispondente alla reale situazione sul territorio”. È quanto dicono Roberto Severini, capogruppo lista civica Crescere Insieme e Mario Baccini, capogruppo Cristiano Popolari-Forza Italia.

“Città metropolitana di Roma Capitale – fanno notare Severini e Baccini −  aveva individuato tra le cosiddette ‘Aree bianche’ (le zone idonee alla localizzazione degli impianti di gestione dei rifiuti) anche Pizzo del Prete. Peccato che su quella zona c’è  la presenza di vincoli storico-artistici ai sensi del Decreto Ministeriale, ex art. 136 D. Lgs. 42/2004.

Della cosa è stato interessato poco tempo fa il Consiglio comunale di Fiumicino, che lo scorso 30 ottobre 2018 ha approvato l’ordine del giorno prot. n.157001 nel quale si chiedeva di contrastare ogni iniziativa tesa a realizzare opifici dove trattare o depositare rifiuti urbani. Ci chiediamo: che fine ha fatto quell’ordine del giorno? Cosa è stato fatto in concreto? Sulla questione abbiamo presentato oggi come consigliere comunale un’interrogazione formale.

Finché non si cambieranno le carte esistenti, ci sarà sempre una mappa e qualcuno disposto a utilizzarla. Dobbiamo definitivamente correggere quelle carte e definire come protetta l’area di Pizzo del Prete.

Questo territorio è ciclicamente bersaglio di iniziative inaccettabili sul tema dei rifiuti, dal biogas al trasferimento, fino ad arrivare all’ipotesi discariche. Crediamo sia il caso di rispolverare l’idea della Commissione speciale comunale sui Rifiuti, in modo da monitorare costantemente e relazionare al Consiglio ogni iniziativa. Non possiamo abbassare la guardia neanche un attimo”.