Cinque posti disponibili su 44 richieste per il tempo pieno e un solo posto a disposizione su 7 richieste per il turno antimeridiano. È questo quello che è emerso dalla graduatorie provvisorie delle scuole dell’infanzia comunali per quanto riguarda “La Scatola Magica” di Focene.

“Sono numeri – dice il direttivo del Nuovo Comitato Cittadino Focene −  che fanno venire i brividi. È inconcepibile che per il prossimo anno scolastico, quello 2019/2020, sono stati ammessi solamente sei bambini per un totale di 51 richieste.

L’amministrazione comunale anziché pensare di aprire almeno una nuova sezione, pensa bene di chiudere le porte in faccia del plesso scolastico a tanti bambini di Focene.

Una situazione contrastante con il titolo a caratteri cubitali sul numero di aprile del mensile istituzionale del Comune che richiama a una ipotetica ‘Città dei bambini’ a Isola Sacra, e soprattutto con il fatto che ancora ci sono aule vuote e inutilizzate nella nuova scuola.

Una soluzione, se solamente si volesse, si potrebbe trovare. Invece meglio continuare a riempirsi di slogan, a nascondersi dietro ai conti che non tornano.

I bambini, che rappresentano il nostro futuro, meritano rispetto. Così come meritano rispetto le loro famiglie, che ora sono costrette a rivolgersi a strutture private.

La nostra località vive disagi pesanti come quelli degli allagamenti nei mesi invernali o il caos estivo a causa della mancanza di un adeguato piano parcheggi per assorbire il flusso in spiaggia dei bagnanti. Senza dimenticare che non c’è una piazza, un centro d’aggregazione e neanche un sempre richiesto centro anziani. Adesso aggiungiamoci anche la quasi impossibilità dei nostri bambini di frequentare la scuola dell’infanzia comunale.

Una buona amministrazione comunale dovrebbe risolvere i problemi dei cittadini, invece nel nostro caso sembra l’esatto contrario. Evidentemente Focene viene rivalutata solamente nei periodi pre elettorali. Chiediamo rispetto. Per i bambini in primis. Adesso non resta che aspettare le graduatorie definitive, ma il buongiorno si vede dal mattino”.