“Ieri il sindaco ha riunito alcuni ristoratori di Fiumicino per parlare della crisi e delle possibilità che il governo ha messo a disposizione degli esercenti per la ripartenza. Bene, io ero presente, per rispetto dei convenuti non sono intervenuto nella discussione ma due cose le devo riportare per amore di onestà: la prima è purtroppo una vecchia abitudine del sindaco dura a morire, cioè escludere il nord facendo finta che i problemi del territorio riguardano solo alcuni e nel nord non esistano”.

“Sono stati convocati, infatti, alcuni dei ristoratori (una cinquantina su oltre cinquecento in totale) e non è emerso alcun riferimento alle attività commerciali del nord. La seconda cosa che ho notato è stata l’assenza totale di argomenti concreti: il sindaco ha parlato dei decreti, del governo, ma non dei provvedimenti straordinari che il Comune vuole avviare per sostenere i commercianti durante questa crisi. Ultimo argomento, che ritengo fondamentale è, chiamiamola così, l’estrema riservatezza che il sindaco usa nel convocare queste riunioni: pochi, di Fiumicino centro e ‘in segreto’.

Mi sembra che così non si possa andare avanti in un Comune democratico è necessario invitare tutti e rendere pubbliche le riunioni mandandole in streaming in questo periodo di distanziamento sociale per garantire la trasparenza a massima nelle comunicazioni con i cittadini.

Vogliamo concretezza e trasparenza e soprattutto pretendiamo dal sindaco che la smetta di considerare i cittadini del nord come cittadini di serie B e di escluderli dalla vita democratica del Comune, anche se la maggior parte non lo ha votato deve rispettare la loro volontà ed essere equanime, o quantomeno dignitosamente democratico; in fondo lui è del PD e dovrebbe sapere che significa quella sigla…”.

Roberto Severini, capogruppo della lista civica Crescere Insieme