FREGENE OnLine 16 luglio. “Avrebbe dovuto essere la presentazione del cambiamento di rotta, del passaggio da un sistema di raccolta dei rifiuti fatta ancora con vecchi e maleodoranti cassonetti stradali alla raccolta porta a porta con differenziazione spinta dei materiali a garanzia del loro totale recupero e riciclo”, fa notare il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino. “Invece, almeno a noi, è sembrato l’ennesimo buco nell’acqua questa volta messo a segno non dai politici, ma dai tecnici dell’ATI e del Comune, pagati per controllare quanto proposto dall’ATI stessa – fanno notare i membri del Comitato – Infatti, e purtroppo, il Sindaco Canapini si è trovato costretto a difendere l’indifendibile: un progetto povero, pieno di lacune, improvvisato al momento con l’unica certezza che chi farà la differenziata porta a porta avrà da sistemare in casa, considerando che il taglio medio degli appartamenti di Parco Leonardo è sui 45-50 mq con cucine piccolissime, 4 secchi dedicati da 30 litri ciascuno, più la biopattumietra per l’umido. Non è questo il modo di far partire il porta a porta! Alla presentazione di sabato pomeriggio sono mancati, ad esempio, un’analisi approfondita delle caratteristiche dei quartieri interessati, dei condomini che possano fare da primo punto di raccolta, un piano preciso di come gestire razionalmente il ritiro dei rifiuti, la previsione di. centri di raccolta in particolar modo per la grande distribuzione. Quindi si è deciso di partire dalle due località più complesse di Fiumicino (oltre chiaramente ad Isola Sacra) senza un progetto; ma un fallimento non serve a nessuno, dimostrare che i Tecnici dell’ATI e del Comune non sono stati capaci di fare un progetto serio è ben poca soddisfazione; rimettiamo quindi in ordine i problemi che secondo noi vanno esaminati nel dettaglio: alcuni punti di raccolta ad orario continuo a disposizione dei cittadini, un sistema specifico dedicato alla grande distribuzione accompagnato da un progetto che incentivi la riduzione a monte degli imballaggi da parte di loro stessi, una definizione precisa di quali condomini possono ospitare strutture centralizzate, mastelli di diverse dimensioni in funzione delle dimensioni del nucleo familiare o delle dimensioni a disposizione, chiarire se questi mastelli saranno corredati di sacchi per il conferimento. Questo “non” progetto per Parco Leonardo e Pleiadi creerà non pochi problemi ed è il peggior modo per avviare quel cambiamento che entro il 31 dicembre 2012 dovrebbe riallineare Fiumicino ai limiti di legge del 65% minimo di raccolta differenziata, limite che se non sarà raggiunto comporterà sanzioni e multe che ricadranno su noi cittadini. Ci auguriamo che l’Amministrazione riformuli il progetto quanto prima. Nelle linee guida che abbiamo elaborato con il CRZ Passoscuro avevamo ipotizzato di avviare il porta a porta a partire da alcune località del centro nord del comune, quelle che da oltre un anno stanno lottando contro l’ipotesi inceneritore e discarica e che presentano per le loro caratteristiche urbanistiche e demografiche il terreno migliore da cui partire per estendere poi molto velocemente nell’arco di pochi mesi il porta a porta a tutto il comune. Ogni località prescelta conteneva al suo interno elementi caratterizzanti la località da avviare al porta a porta subito dopo, così che ogni fase potesse essere utilizzata come laboratorio per quella successiva. Non ci stancheremo mai di ripetere e ricordare che l’ATI ci costerà oltre 8.000.000 di euro l’anno per i prossimi sette anni e che il mancato raggiungimento del 65% al 31.12 ci costerà ulteriormente in termini di sanzione economica. Per questo abbiamo diffidato il Sindaco, non vogliamo pagare per l’incapacità di chi ci ha amministrato negli ultimi decenni, siano essi stati amministratori del centro sinistra o del centro destra. I rifiuti sono stati sempre gestiti allo stesso modo, male, ed ignorando i danni che quella pessima gestione provocava sulla salute dei cittadini e sull’ambiente”.